Il Segretario Provinciale di Adiconsum Agrigento, Alfonso Scanio torna sulla illegittimità del pagamento del canone di depurazione nei Comuni privi del servizio. Scanio in una nota, ricorda la sentenza N° 8318 emessa dalla Corte di cassazione il 14 Aprile del 2011 e che stabilisce la non richiesta di pagamento ai cittadini dei Comuni sprovvisti dei relativi impianti.
Per questo motivo, a tutela dei cittadini, Adiconsum chiede alla classe politica di intervenire nei confronti della Società Girgenti Acque affinché la stessa cessi la richiesta di somme per i servizi non svolti.
Sull’argomento, Alfonso Scanio cita il caso dell’ex Sindaco di Sciacca, Vito Bono che ha rifiutato di pagare il canone alla società gestore del servizio idrico integrato.
Per quanto riguarda la depurazione nella Città di Agrigento, Alfonso Scanio nella nota scrive:” Più volte il problema è stato discusso dal responsabile di Adiconsum con i dirigenti della Società che – continua – hanno risposto che i pennelli a mare, che portano al largo i liquami, sono da equiparare al servizio di depurazione”. Per questo motivo l’associazione dei consumatori accoglie di buon grado le indagini avviate dalla Procura della Repubblica sull’accertamento dei presunti sversamenti di liquami nel mare di S. Leone.
Tassa di depurazione senza servizio? Nota di Adiconsum
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