Maltrattamenti in famiglia. La Corte d’Appello di Palermo, riduce a 2 anni e mezzo di carcere la pena per l’imprenditore agrigentino, Salvatore Palumbo. Quest’ultimo in primo grado era stato condannato a 3 anni e mezzo ed al pagamento delle spese processuali e dei danni alle parti offese. Palumbo, secondo i giudici, avrebbe usato violenze verbali e fisiche nei confronti della moglie nel frattempo deceduta, e dei figli. Nel processo, l’imprenditore era difeso dall’avvocato, Silvio Miceli, mentre i familiari dell’uomo erano rappresentati dai legali, Arnaldo Faro e Carmelita Danile.
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