Duro colpo della Polizia alla mafia agrigentina. Nella notte gli agenti della Squadra Mobile di Agrigento, su disposizione della Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo, nell’ambito dell’operazione denominata “Nuova Cupola”hanno eseguito 52 ordinanze di cui 5 eseguite in carcere. Diversi i comuni agrigentini interessati dall’operazione, arresti infatti sono stati eseguiti ad Agrigento, Siculiana, Porto Empedocle ed in altri centri del palermitano. Dalle indagini della DDA, emergerebbe la volontà di riorganizzare la cosca agrigentina in seguito agli arresti dei capi storici, ovvero Giuseppe Falsone e Gerlandino Messina. Tra le persone destinatarie dei provvedimenti anche il nuovo presunto reggente della famiglia mafiosa, il sambucese Leo Sutera soprannominato “u prufissuri”; Fabrizio Messina, fratello di Gerlandino. L’uomo cardiopatico alla vista dei poliziotti avrebbe accusato un malore ed è stato trasferito presso l’ospedale dove è costantemente piantonato. In Ospedale anche il 73enne imprenditore siculianese, Giuseppe Lo Mascolo, anch’egli sofferente di cuore. In carcere anche gli imprenditori Francesco Ribisi di Palma di Montechiaro e Alfonso Tuttolomondo di Porto Empedocle e l’agente di polizia penitenziaria di Siculiana Rosario Bellavia. Notificate le ordinanze in carcere invece ai fedelissimi di Messina, i fratelli Romeo ed altri imprenditori di Siculiana e Porto Empedocle operanti nel settore edile e dei materiali da costruzione. All’operazione Nuova Cupola, oltre ai poliziotti della Questura di Agrigento hanno partecipato anche gli uomini del Commissariato di Porto Empedocle e del Servizio Centrale Operativo di Palermo. Le accuse mosse ai fermati, variano da estorsione, detenzione di armi e associazione mafiosa. Due soggetti sarebbero riusciti ad evitare l’arresto.
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