Delle guardie giurate utilizzate non per intervenire in caso di necessità, ma per rispondere al telefono. È quanto denuncia pubblicamente in una nota Alfonso Buscemi Segretario Generale della FP CGIL. “Nei giorni scorsi –dice Buscemi– sono successi dei disordini al Pronto Soccorso dell’Ospedale di Canicattì a causa della presenza di un uomo ubriaco. Il medico di turno chiama le guardie invitandole ad intervenire, ma i metronotte hanno l’ordine di stare in portineria e rispondere al telefono. Un fatto estremamente inquietante, se si tiene conto che l’Azienda Sanitaria di Agrigento, proprio per garantire la sicurezza degli operatori sanitari, ha stipulato una convenzione con un’azienda privata che garantisce la presenza di guardie armate. Peccato –dice Buscemi– che questi signori vengano poi destinati ad altri compiti. Al Commissario Straordinario dell’Asp Salvatore Messina, Buscemi dice di provvedere con urgenza alla revoca di tale atto e verificare che i dirigenti che hanno ruoli importanti nelle scelte strategiche che vedono coinvolti gli operatori sanitari e cittadini nella loro serenità e sicurezza siano capaci di farlo.
Tafferugli all’ospedale di Canicatti. Le guardie giurate anziche’ intervenire rispondono al telefono. Nota di Buscemi CGIL FP
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