Non volendo intralciare il lavoro degli investigatori per il sindaco di Favara l’origine del gesto, potrebbe ricercarsi nella sua azione amministrativa, circostanza questa che secondo Manganella è chiaramente intuibile dai 6 fogli contenuti nella busta, numero quest’ultimo che corrisponde a quello dei suoi assessori.
Non volendo azzardare nessuna ipotesi, il sindaco parla principalmente di due provvedimenti adottati dalla sua giunta, la delibera numero uno, ovvero l’interruzione del rapporto con AIPA e la recente riorganizzazione del personale.
Nel corso della conferenza Manganella ha parlato di una campagna diffamatoria nei suoi confronti, portata avanti da qualcuno, specie per quanto riguarda la rescissione anticipata del contratto con l’AIPA. Il riferimento è alla nota dell’ex Vice Sindaco, Joseph Zambito che analizzava l’operato della giunta Manganella ad un anno dalle elezioni.
Per Zambito, la delibera prevedeva lo scioglimento del rapporto a naturale scadenza, per il Sindaco Manganella invece, il provvedimento adottato, anticipa di tre anni la cessione contrattuale. Polemiche a parte, la lettera minatoria giunge in un periodo significativo, nella settimana del XX° anniversario della strage di Capaci e del vile attentato all’Istituto Professionale di Brindisi.
Lunedì prossimo a Favara si svolge la Festa della Legalità, quasi sicuramente quest’anno la quarta edizione assumerà un sapore diverso.
Manganella amareggiato per l’accaduto, dopo aver ricevuto attestati di vicinanza e solidarietà dell’intero Consiglio Comunale e della classe politica, chiede ai suoi concittadini di non essere lasciato solo.
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