Nessun apparentamento ufficiale è stato siglato da Zambuto sostenuto da Udc e Patto per il Territorio. Sindaco uscente che lunedì scorso, aveva ottenuto 12.341 voti pari al 39,71% .
Caso diametralmente opposto invece per il Candidato Sindaco Salvatore Pennica, che al ballottaggio si allea con MpA e FLI, partiti quest’ultimi che lo scorso 6 e 7 Maggio sostenevano Mariella Lo Bello.
In virtù dei nuovi accordi, Pennica, azzera le tre precedenti designazioni, Paolo Minacori, Daniela Catalano e Carmelo Terrasi. I 6 nuovi assessori scelti da Pennica, ad oggi, sono: l’imprenditrice, Piera Graceffa di Èpolis. In quota MpA invece Vincenzo Di Rosa Presidente dell’Ordine degli Ingegneri di Agrigento e Domenico Armenio, Capo del Genio Civile. Nella nuova squadra di governo designata, figurano anche due docenti universitari della Facoltà di Giurisprudenza di Palermo, Wanda Cortese e Alessandro Dagnino.
Sesto assessore designato da Pennica è Enzo Lauretta, presidente del Centro Nazionale di Studi Pirandelliani.
Nella settimana decisiva per il futuro amministrativo dei prossimi 5 anni della Città dei Templi, il dato politico che salta subito all’occhio è l’assenza nella lista degli assessori designati di esponenti PdL, primo partito cittadino.
In merito, il segretario Provinciale del Partito di Alfano, Nino Bosco, evidenzia come il ritiro dalla squadra assessoriale, della designata avvocatessa Daniela Catalano sia avvenuto per volontà dello stesso candidato sindaco che ha preferito in squadra autorevoli esponenti tecnici.
Nel ringraziare l’Avv. Catalano per il lavoro svolto, Bosco, ribadisce il sostegno del PdL al candidato Pennica. Lascia liberi i propri elettori, invece il PD di Agrigento, che non ha siglato nessun apparentamento. Agli agrigentini l’ardua sentenza.
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