Si è spento lo scorso 28 aprile ad Aleppo in Siria il frate di origine favarese, Pasquale Castellana. Quest’ultimo, illustre archeologo della Custodia di Terra Santa ha dedicato la sua vita allo scavo di chiese e monasteri nella Siria settentrionale. Nato a Favara l’1 agosto 1921, all’età di undici anni era entrato nel collegio serafico di Alcamo. Ad 11 anni si trasferì in terra santa dove venne ordinato presbitero nel 1945. Nel corso della sua lunga attività di archeologo, Frà Pasquale Castellana ha restituito alla comunità circa 150 chiese, 170 tra monasteri ed eremi, 61 torri di monaci reclusi, oltre a vasche battesimali, iscrizioni greche, necropoli, tempietti, colonne di stiliti. Attività e scoperte che il Frate aveva recentemente raccolto nel libro “Eremiti e cenobiti siriani” che costituisce una sorta di summa dalla sua intensa dedizione all’archeologia e vuole offrire una panoramica di quanto di meglio ha scritto nell’ambito della esaltante avventura del monachesimo in terra siriana. La figura di padre Pasquale Castellana è stata ricordata a Favara con una Santa Messa celebrata presso la Chiesa del Convento Sant’Antonio dei Frati Minori.
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