Ed intanto sorge un’altra questione all’ATO GESA, avvero il mancato rimborso agli agrigentini dell’Iva pagata sulla TIA. Come sappiamo la suprema corte di cassazione ha stabilito che la TIA, non è un tributo assoggettabile ad ulteriori tasse ne tanto meno all’IVA. Quindi quanti hanno pagato le bollette dagli anni 2005 al 2011, ad esclusione del 2010, possono richiedere la restituzione di quel 10% di IVA pagata ingiustamente.
Diversi sono già gli agrigentini che stanno facendo normale richiesta di rimborso.
E proprio su questo interviene il liquidatore di Gesa Teresa Restivo.
“La Gesa –precisa– sulla semplice richiesta dei contribuenti , non può effettuare alcun rimborso. L’Iva pagata dai contribuenti nel caso di utenze domestiche è già stata versata ed incassata dallo stato. Per quanto riguarda utenze non domestiche è stata compensata con l’Iva praticata ai fornitori”.
L’Ato Gesa Ag2 non puo’ pagare il rimborso dell’IVA versata dai contribuenti
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