La crescita in Italia della produzione di Idrocarburi, stimata al 3% medio nei prossimi tre anni, non consentirebbe all’Eni di garantire l’intero ciclo produttivo del proprio stabilimento di Gela. Il colosso energetico ha annunciato la chiusura per 12 mesi dei cicli di produzione a minore redditività, destinati alla raffinazione di greggi esteri e residui, mentre verranno mantenute le lavorazioni dei greggi nazionali e delle cariche circuitali. Gli impianti, secondo quanto concordato da ENI con le organizzazioni sindacali, dovrebbero ripartire a pieno regime solo dall’ aprile 2013. Il provvedimento di parziale chiusura, secondo Eni porterà la cassa integrazione per 500 dipendenti.
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