Dalla prossima settimana sul territorio Comunale di Favara potrebbe essere riattivato il servizio di accalappiamento dei cani randagi sospeso da oltre tre mesi. Il blocco delle attività era stato deciso dalla Società che ha in gestione il servizio, ovvero il rifugio canile Mimiani di Caltanissetta, per la morosità del Comune di Favara nei confronti della stessa che vanterebbe un credito di circa 50 mila euro. Somma quest’ultima equivalente ad oltre 10 mesi di servizi svolti e non pagati. Secondo quanto riferitoci dal legale rappresentante dalla struttura nissena, il Sig. Enrico Bartolozzi, attualmente nel rifugio di C.da Mercato di Serra, sono ospiti 59 cani provenienti dal Comune di Favara ed il cui costo mensile di mantenimento è di 4 mila e 700 euro. Al canile, convenzionato con la Regione Siciliana, spetta una retta giornaliera per singolo animale, di 5,14euro, pagata per metà dalla Regione e per metà dagli enti locali per cui viene reso il servizio. Nel Caso di Favara, il Comune, paga al Rifugio Mamiani, 2,57euro al giorno per cane, soldi quest’ultimi che coprono sia le spese sanitarie che quelle di vitto e alloggio. Nelle ultime settimane, in Città, diversi gli avvistamenti di branchi di cani vaganti che provocano panico alla popolazione. Ultimo caso di tentata aggressione, l’altro ieri in Viale Emporium a San Leone dove due minori sono stati costretti ad arrampicarsi su un albero . “Il Rifugio Maminani, ci ha detto telefonicamente il responsabile, è una struttura in cui operano 9 dipendenti ed un veterinario, che devono essere retribuiti. “Noi – ci ha detto ancora il sig. Bartolozzi – nonostante la morosità, abbiamo continuato a fare qualche servizio per il Comune di Favara, ma quando la cifra si è fatta rilevante e non ricevendo nessun pagamento, ci siamo fermati”. A sbloccare la situazione probabilmente da lunedì prossimo, la promessa fatta dal Comune alla Società del pagamento di 4 mensilità arretrate. Il bonifico da Favara dovrebbe partire entro la fine di questa settimana. L’auspicio è che questa promessa venga mantenuta.
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