E’ da oltre due mesi che alla nostra redazione giungono chiamate di cittadini allarmati. Tra le cause dei tanti avvistamenti, la stagione degli amori e l’emergenza rifiuti del periodo pre–pasquale. I tanti sacchetti di spazzatura giacenti, infatti, hanno incoraggiato gli animali a procacciarsi facilmente il cibo. Con la rimozione dei rifiuti, i cani, scandagliano letteralmente il territorio in cerca di provviste. Ricordiamo che in materia di controllo e contenimento del fenomeno del randagismo la Legge 281/91 detta le regole che le pubbliche amministrazione devono seguire. Sulle responsabilità civili di danni cagionati a persone da cani randagi invece la Suprema Corte di Cassazione, con sentenza 10638 del 2001 stabilisce che i Comuni hanno una responsabilità in quanto sono gli organi deputati al controllo del territorio, dovendo assicurare l’incolumità pubblica.
Ultimo caso di grave aggressione registrato in Provincia di Agrigento è quello di Licata dove lo scorso 2 aprile un anziano 79enne ha rischiato la vita a seguito di un attacco di due cani di grossa taglia avvenuto nel proprio giardino di casa.
In quella circostanza, le forze dell’ordine intervenute, hanno dovuto sopprimere con 38 colpi di arma da fuoco gli animali.
Del servizio di accalappiamento, ricovero e mantenimento degli animali, si dovrebbe occupare la Società Canile Rifugio Mimiani di Caltanissetta che ha una convenzione con l’Ente Comune di Favara. Ma la struttura nissena deve ancora ricevere dall’Ente favarese diverse mensilità per le rette degli animali.
Per ogni cane, tra spese sanitarie e di ricovero, il Comune di Favara paga circa 3 euro al giorno. Attualmente gli animali ospiti del centro, sarebbero una sessantina.
Una spesa media mensile quindi di circa 5 mila e 400 euro.
In attesa che il Comune saldi i debiti con il rifugio, in Città i cani vaganti continuano a preoccupare i cittadini che lanciano un appello all’Amministrazione Comunale affinché si attivi subito ad adottare interventi urgenti per eliminare il problema prima che anche a Favara si registrino episodi simili o più gravi di quello accaduto a Licata.
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