Il Presidente della Commisione Antimafia all’ARS, Calogero Speziale, era entrato nel mirino del Clan mafioso degli Emmanuello di Gela che volevano ucciderlo. Questo è quanto emerge dalle deposizioni dei pentiti, Crocifisso Smorta e Carmelo Billizzi al processo “Leonina” che si svolge nell’Aula Bunker del Carcere Pagliarelli di Palermo. Ai giudici, i collaboratori di giustizia hanno raccontato anche i motivi per il quale nel 1998, a Gela venne bruciata l’auto del deputato Speziale. L’atto intimidatorio, secondo il pentito Smorta, sarebbe dovuto all’opposizione di Calogero Speziale, nell’ingresso in Giunta Comunale di un esponente del proprio partito parente di presunti affiliati alla cosca degli Emmanuello.
E sul probabile progetto di omicidio, la classe politica siciliana esprime solidarietà e vicinanza all’on. Speziale. In primis il Presidente della Regione Raffaele Lombardo, il Segretario Regionale del PD Giuseppe Lupo e Giuseppe Gallè quest’ultimo alla guida provinciale del PD di Caltanissetta.
Un invito a non abbassare la guardia arriva dal deputato regionale del PdL, Salvino Caputo e dall’intero gruppo del PdL all’Ars.
Per il capogruppo del PD, Antonello Cracolici :” Speziale, da presidente della commissione Antimafia, ha promosso importanti iniziative, che devono essere rafforzate e valorizzate, contro il racket, per il sostegno alle associazioni e per il contrasto alle infiltrazioni e al condizionamento mafioso”. Dello stesso avviso è il Vice Presidente dell’ARS, Camillo Oddo. Anche il Presidente del Centro Studi Culturale Parlamento della Legalità, Nicolo Mannino condanna il progetto omicida ai danni dell’esponente politico. Mannino definisce l’on. Speziale un uomo che da sempre ha lottato e continua a lottare contro tutte quelle forme di mafia e mafiosità che offendono la nostra terra di Sicilia e l’intero Paese.
Volevano uccidere il Presidente della Commissione antimafia all’ARS Speziale. Note di vicinanza
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