Ennesima fumata nera per l’Assemblea dei Soci di ATO GESA AG2, l’emergenza rifiuti, momentaneamente sembra non trova soluzione. Dall’incontro, il Liquidatore della società d’ambito, Teresa Restivo, è riuscita a racimolare, 5 milioni di euro al fronte dei 6 milioni e 300 mila chiesti dalle ditte per il pagamento di due mensilità agli operai. “Con i 5 milioni – ci dice l’Avvocato Giuseppe Scozzari, legale dell’Associazione Temporanea delle Imprese – si paga solo la mensilità di Gennaio che equivale a 4 milioni 571 mila euro”. Le ditte al momento non sarebbero disposte a rivedere la loro posizione. Le alte spese ed i ritardi nei pagamenti rischiano di far collassare le proprie aziende. Intanto sulla presenza, per il nono giorno consecutivo, dei cumuli di spazzatura in strada, l’Azienda Sanitaria Provinciale di Agrigento, segnala inconvenienti di natura igienico sanitaria per la popolazione. È il direttore del Servizio di Igiene Ambientale, Vittorio Spoto a segnalare il pericolo. Spoto, infatti, ha trasmesso una nota alla Società d’ambito, ai sindaci dei Comuni, alla Prefettura di Agrigento ed all’Agenzia Regionale per i Rifiuti. Per il dirigente sanitario, la presenza in strada dei cumuli di spazzatura, nuoce alla salute dei cittadini ed è per questo motivo che l’ASP di Agrigento, invita i soggetti interessati a rimuovere il problema. Il Liquidatore di Gesa, Teresa Restivo, contattata telefonicamente dalla nostra redazione, ha affermato che è al vaglio della società, un piano alternativo per risolvere il problema. “La situazione è difficile – ha continuato la dottoressa Restivo – ma noi continuiamo a lavorare”. Altre riunioni sono in programma, lo scopo è quello di trovare il milione e trecento mila euro che consentirebbe agli agrigentini di trascorrere il periodo pasquale senza gli odiati sacchetti della spazzatura.
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