“Finalmente, dopo tanti ostacoli posso tornare a lavorare. Ho chiesto aiuto e le istituzioni mi sono state vicine”. A parlare è Ignazio Cutrò, l’imprenditore “testimone di giustizia”, che aveva rischiato il collasso della sua impresa, ferma da anni per colpa della burocrazia che aveva “dimenticato” il suo impegno diretto per colpire le cosche mafiose del racket delle estorsioni.
“Se non chiedi aiuto, nessuno ti può aiutare – commenta Cutrò – e io devo testimoniare che le istituzioni mi sono state vicino.
Un ringraziamento Cutrò lo rivolge al presidente della Regione siciliana Raffaele Lombardo e il suo staff”.
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