Per la Procura della Repubblica di Agrigento il caso dell’Omicidio della Signora Giovanna De Rossi, è chiuso. Il 20enne di Montallegro Leonardo Iatì, ha confessato l’assassinio. Una storia agghiacciante quella raccontata dal giovane al pubblico ministero Antonella Pandolfi e al Gip Stefano Zammuto. L’omicidio, ha detto Iatì, è stato consumato il 6 novembre 2009 e non il 7 o l’8 come ipotizzato dagli inquirenti. Ha bussato alla porta della Signora che abitava al piano di sotto, intorno alle 12.30. Lo ha fatto entrare, gli ha offerto il caffè e vista l’ora gli ha anche offerto un piatto di spaghetti. “Era stata gentile” – ha detto durante l’interrogatorio Iatì. Finito il pranzo, si sono messi a chiacchierare, è stato lì che il giovane gli ha chiesto dei soldi. Al rifiuto però della Signora De Rossi ecco perdere il controllo di sé ed ha cominciato a colpirla con un vaso di vetro alla testa. Dopo l’omicidio Iatì, ha cercato soldi e preziosi, senza riuscirci, mettendo a soqquadro la casa. Dall’abitazione della donna, il giovane sarebbe uscito la sera intorno alle 20.30. Avrebbe avuto tutto il tempo per pulirsi e non lasciare tracce. Ha faticato Iatì , tant’è che ha asciugato il sudore con una carta assorbente da cucina, che però è rimasta lì. È stato proprio lo Scottex ad incastrare il ragazzo, i Ris di Messina infatti hanno scoperto il dna dell’assassino proprio da questo elemento. Uscito dall’abitazione della Signora, è risalito in casa, dicendo ai familiari di essere stato fuori con degli amici.
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