Una falla nella copertura in legno lamellare, consentiva alla pioggia di infiltrarsi nella prestigiosa struttura, arrecando danni consistenti.
L’impianto polivalente, fiore all’occhiello della Città di Favara è chiuso al pubblico dal mese di ottobre 2010, quindi 17 mesi.
Noi più volte avevamo lanciato un appello ad amministratori e consiglieri locali, affinchè si mettessero in atto tutte le forze necessarie per salvaguardare la struttura patrimonio dei favaresi e dell’intera Provincia di Agrigento.
Oggi, a distanza di quasi un anno dalle immagini shock siamo tornati sul posto per vedere lo stato di salute del PalaGiglia.
E’ un silenzio assordante quello che abbiamo constatato. Lo stato di abbandono in cui versa è spiazzante. Le intemperie del tempo, con il trascorrere dei mesi, hanno peggiorato lo stato della copertura dell’impianto. L’acqua infiltrata sta letteralmente divorando il prezioso parquet. Pioggia che invade anche gli spogliatoi. Luoghi che fanno impressione e che ancora mostrano i segni degli ultimi fruitori che sembrano essere stati fatti evacuati di fretta in furia, come se ci fosse stata un’improvvisa catastrofe che li avrebbe costretti a scappare.
Per dovere di cronaca… la Regione Siciliana aveva elargito al Comune di Favara un contributo di circa 233 mila euro. 177 mila, erano stati previsti per la manutenzione delle coperture del Palazzetto dello sport e della Piscina Comunale. Variazione di bilancio però che il Consiglio Comunale ha bocciato lo scorso 30 Novembre veicolando i soldi destinati agli impianti sportivi, all’acquisto di segnaletica stradale ed arredi urbani.
Lo scopo del nostro servizio è ancora una volta quello di sensibilizzare l’Amministrazione Comunale affinchè si salvaguardi una delle poche strutture che realmente potrebbero riscattare l’immagine della Città. Palasport che potrebbe dare slancio anche al settore turistico del territorio, portando introiti alle casse comunali.
L’auspicio è che in C.da Pioppo non si verifichi ciò che purtroppo è avvenuto in passato, gli esempi di vandalizzazione delle Case Popolari di Via Cicero e Di Francisca e della scuola Media Mendola–Vaccaro di Via dei Mille, dovrebbero subito far riflettere gli amministratori, evitando che mani distruttrici entrino liberamente al PalaGiglia.
Commenta articolo