LETTERA APERTA AL SINDACO DI FAVARA
La città è in piena crisi economica, sociale ed occupazionale, uscirne non sarà facile, ma bisogna provarci mettendo insieme tutte le energie e gli spunti che portino a sviluppare un piano di rientro economico che possa servire a mettere al sicuro i cittadini onesti e virtuosi, le risorse sane del territorio, le aspettative dei giovani, e non ultimo, salvaguardi le fasce deboli e bisognose della nostra città.
A tutti i livelli di competenza, anche il comune con il sindaco e la giunta, insieme a tutta la classe dirigente, deve porsi il problema della repentina e devastante frenata economica della società favarese, lo deve fare consapevole del grave momento ed insieme all’appoggio dei tanti soggetti in campo che lo vorranno, associazioni, chiesa, volontariato, partiti politici e movimenti, con la certezza che guardare al futuro deve significare saper mantenere tutti quegli standars di attività che operano egregiamente nel territorio e che dello stesso rappresentano una vera risorsa.
Oggi piu’ che mai bisogna emanare una politica che consenta non solo la valorizzazione del territorio ma, la concentrazione degli interventi politico–amministrativo che salvaguardino quelle vocazioni lavorative, vere eccellenze, che nel tempo hanno già ottenuto un pieno riconoscimento.
Bisogna scegliere la strada piu’ giusta, giammai la piu’ facile.
Per la nostra città, ad esempio, perdere Siciliatv, visto i rischi concreti che ci sono, rappresenterebbe un danno irreversibile in termini di posti di lavoro, di professionalità perdute e di opportunità mediatica di cui tutta la cittadinanza ne ha sempre tratto benefici.
Il campanilismo spesso non può essere considerato un valore, ma in questo caso diventerebbe, giustamente, un sano e concreto riconoscimento a chi la “Net Comunication” la fa da sempre e con successo in questa città.
L’associazione Liberamente Favara nella sua interezza, ma sopratutto lo scrivente nella qualità di fondatore e di uomo politico di questa città, in ossequio ad una schietta e sincera stima con l’editore Libertino Sorce ed a tutto lo staff tecnico dell’emittente, unica e sola a Favara, vero mezzo di comunicazione socio–politica ed economica, sente correre l’obbligo di manifestare il disappunto per una procedura che se pur legale, come la gara, può essere sostituita da un’altrettanto norma amministrativa di pari legalità che darebbe la sicurezza a mantenere in vita Siciliatv.
Sono sicuro, cosi come lo sono tutti gli associati di Liberamente Favara e la totalità dei favaresi, che il sindaco a cui riconosco intelligenza e ponderatezza nelle decisioni, esamini bene i riflessi della situazione e ridia alla nostra unica emittente televisiva la giusta serenità.
Oggi è richiesta a tutti una cultura politica non strumentale, che dovrà poggiare le proprie basi sulla solidarietà, sussidiarietà e sull’economia solidale –vedi protocollo d’intesa firmato dal comune con la CISL– per creare un modello di relazioni partecipate e democratiche.
La nostra città non può vedere nei soli distretti turistici l’unica fonte di agognata salvezza, ma deve porre in essere, subito, una politica di interventi mirati alla lotta all’evasione fiscale, ad un decisivo piano di rientro degli affitti, ed una sempre piu’ organica utilizzazione delle proprie risorse umane all’interno dell’ente pubblico, cosi come ad un perfetto e ben remunerato utilizzo del polivalente di C/DA Pioppo.
Bisogna agire subito per non soccombere, tutti insieme dobbiamo concorrere affinchè si esca dalla profondità della crisi, lo dobbiamo fare con la consapevolezza che tutti ci siamo dentro… Nessuno escluso!
Michele Montalbano, fondatore Liberamente Favara
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