In seguito, poi, a causa della insufficienza dei fondi economici (già ridotti a meno che al lumicino in questo clima di ristrettezze economiche, con spese e tasse in continuo aumento anche per noi), SICILIA TV non potrà più far seguire alla città nemmeno le vicende politiche, quelle cittadine, non potrà più dare voce al cittadino o mostrare quello che succede nel paese di Favara come le feste, le sagre, i momenti religiosi … e l’elenco potrebbe continuare, arrivando fino alla chiusura dell’attività con la perdita della tanto amata Sicilia TV e dei posti di lavoro.
Anche l’amministrazione Manganella, come quella di Russello in carica l’anno scorso, ha deciso di bandire una gara per il servizio di diffusione televisiva dei consigli comunali e degli spazi di informazione istituzionale.
E’ una scelta ovviamente, ma è una soluzione in assoluta controtendenza con quella adottata ad esempio nel vicino comune di Agrigento, dove, soprattutto per salvaguardare le aziende dello stesso comune, si preferisce da anni affidare direttamente il servizio di ripresa e trasmissione del consiglio comunale alle sole emittenti che hanno sede legale nel comune di Agrigento, non bandendo quindi nessuna gara, ed escludendo di proposito, volutamente, le emittenti televisive (come ad esempio la nostra) che seppur si vedono anche nella città dei templi, non hanno sede ad Agrigento.
Stesso discorso il Comune (di Agrigento) ha fatto, e fa, generalmente, per la pubblicità.
Facciamo un esempio, avete visto la pubblicità della attuale “Sagra del mandorlo in fiore” su SICILIA TV o su altre emittenti televisive che non hanno sede legale nel comune di Agrigento? Assolutamente no! E non è certamente per via della mancanza di fondi che, anzi, sono più che abbondanti. Ma l’amministrazione comunale di Agrigento, soprattutto nell’anno del passaggio al digitale terrestre, ha preferito elargire quelle ingenti somme alle sole emittenti locali che hanno sede ad Agrigento.
Stesso discorso è valso per i siti web. Solo i giornali internet che hanno sede legale ad Agrigento hanno pubblicizzato la sagra con un banner.
Nessun pagamento verrà elargito quindi ad esempio a SICILIA TV, anche se in giorno di domenica (ed eravamo gli unici a farlo) ha realizzato delle riprese al Palacongressi di Agrigento, con i gruppi folk, che abbiamo trasmesso più volte in TV, a beneficio dei cittadini di Agrigento, di Favara e di tutti gli altri comuni raggiunti dal nostro segnale. Noi non siamo di Agrigento città e quindi niente risorse economiche.
A Favara invece si preferisce fare il contrario, non salvaguardando quella che è addirittura “l’unica emittente” del luogo e ricorrendo a bandi di gara Chissà perché? O Chissà per chi?
E qui arriviamo alla nota del gruppo consiliare “Fare Favara” che oggi in un comunicato stampa mette in evidenza, così come avevamo fatto noi in un servizio di qualche settimana fa, come “cambiano i musicanti, ma la musica rimane sempre la stessa”.
Il gruppo “Fare Favara” punta il dito soprattutto sul PDL di Nino Bosco, che l’anno scorso stando all’opposizione si dichiarava contro il bando di gara che faceva rischiare, come adesso, di far chiudere SICILIA TV, avviando addirittura una “crociata” (come l’ha definita il gruppo Fare Favara) a favore dell’unica emittente di Favara con comunicati stampa, trasmissioni TV e se ricordate anche facendo affiggere ai muri della città diversi manifesti murali nei quali si vedeva una vignetta con un uomo imbavagliato e con la scritta “Addio alla voce del cittadino”.
Oggi, invece, lo stesso PDL che guida la maggioranza e lo stesso Nino Bosco che ha voluto fortemente la candidatura di Rosario Manganella, fa “tuonare” solo il silenzio….!
Comunicato stampa del gruppo consigliare “Fare Favara”
“Dopo tanti anni – dicono i consiglieri Bellavia, Lombardo, Alaimo e Salemi – la nostra Città rischia seriamente di perdere una delle poche risorse storiche ed utile in tutto il territorio: Siciliatv, vera forza di idee, competenza e comunicazione, in un contesto desolante, animato solo dalla superficialità di una mediocre Amministrazione Comunale arrogante ed impreparata, che strumentalizza i giovani e chiede il silenzio dei vecchi, ma che distrugge le poche cose buone esistenti in città. Già lo scorso anno Siciliatv – ricordano– rischiava di scomparire, di non essere più l’unica cassa di risonanza televisiva dei favaresi. Si scatenò una vera e propria crociata per scongiurare il tutto. Oggi, invece, il silenzio anche fra coloro i quali appena un anno fa, come ad esempio l’On Bosco e tutto il PdL di Favara che testualmente in un comunicato dell’11 gennaio 2011 scriveva ” troppi se e molti ma, sicuramente un modo violento ed impreciso nel gestire la pubblica amministrazione…………………………………………il PdL nella sua interezza, con a capo l’On Bosco, nel rimanere sempre più amareggiati e sconfortati nell’assistere alla vandalizzazione delle risorse del territorio, credono opportuno anche perchè non più procrastinabile, una seria riflessione sul danno che questo sindaco e le sue comparse continuano ad arrecare alla città di Favara”. Questo quello che pensava Bosco ed tutto il PdL nel 2011 ,oggi , invece –concludono i consiglieri di Fare Favara – tuona il suo silenzio, e dire che il cognome del sindaco e’ cambiato ma non i metodi”.
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