all’Assessore Comunale al Bilancio e Finanze,
al Dirigente Affari Finanziari
e, p.c.
al Presidente del Consiglio Comunale,
agli organi di informazione
Preso atto della delicata situazione contabile del Comune, che richiede da parte di tutti una forte assunzione di responsabilità istituzionale tesa ad evitare il dissesto finanziario e le gravi conseguenze che ne deriverebbero, corre l’obbligo di tenere alta l’attenzione sulla problematica privilegiando la ricerca delle possibili contromisure da adottare nel breve e medio termine.
Con questo spirito, avendo adeguata percezione del rischio che come comunità cittadina corriamo, risulta improcrastinabile, intanto, sgombrare il campo dall’indeterminatezza che accompagna lo stato delle casse municipali, approntando la completa ricognizione dei debiti fin qui maturati e formalizzando l’esatto ammontare delle pendenze che gravano sul Comune.
Con il medesimo approccio, inoltre, sapendo di non potere permetterci il lusso di mettere a repentaglio la posizione dei dipendenti a tempo determinato, così come di non poter scaricare interamente sulle famiglie Favaresi il peso della scopertura finanziaria, e riconoscendo nell’attuale Dipartimento Affari Finanziari la sensibilità, la competenza e l’autorevolezza necessari a far fronte all’attuale emergenza, sottopongo alle SS.LL. una serie di proposte che potrebbero andare nella direzione dell’auspicabile risanamento dei conti comunali.
1. Affidamento pluriennale, con bandi di evidenza pubblica, della gestione del Complesso Sportivo Polivalente, del Castello Chiaramontano e delle Ville Comunali, dai quali ricavare introiti evitando gli attuali costi sostenuti dal Comune.
2. Vendita all’asta dei beni patrimoniali immobiliari non immediatamente usufruibili, cessazione dei contratti d’affitto e razionale utilizzo degli immobili non alienabili e di quelli confiscati.
3. Fuoriuscita da consorzi, enti e società dalle quali il Comune non ha un ritorno specificatamente economico, bensì solo somme in uscita.
4. Attivazione delle aree di sosta a pagamento.
5. Accelerazione dell’esame delle pratiche di Sanatoria Edilizia ad oggi inevase.
6. Approvazione e attuazione del Piano dei Chioschi e delle Edicole, con vendita all’asta delle relative licenze.
7. Lotta serrata all’evasione fiscale, con la ridefinizione delle convenzioni per la riscossione dei tributi e la possibilità di procedere a condoni tombali.
8. Riduzione dell’ammontare dei gettoni di presenza dei Consiglieri Comunali, legati alla reale produttività delle sedute, sia consiliari che di commissione.
9. Rinegoziazione dei contratti per la fornitura di beni e servizi esterni.
10. Proposta di transazione, ai soggetti creditori, dei debiti maturati nei loro confronti.
Le citate proposte, sulla cui fattibilità lascio esprimere gli organi istituzionalmente preposti, vogliono essere un contributo a sviluppare una strategia a largo raggio d’azione nella quale le forze politiche cittadine, pur rimanendo fedeli al mandato elettorale loro assegnato, si sforzino, ognuna per la propria parte, di tradurre in atti concreti e soprattutto efficaci le istanze che la collettività Favarese avanza in termini di rilancio dell’azione amministrativa.
Consapevoli dell’eccezionalità della congiuntura economico–finanziaria e della responsabilità che come candidati ci siamo assunti otto mesi fa chiedendo e ottenendo la fiducia del corpo elettorale, “Ri–Pensare Favara”, in linea con i suoi principi costitutivi, ossia l’impegno a promuovere una Città al passo coi tempi, si dichiara pronta a confrontarsi sulla problematica e ad esitare favorevolmente gli atti tesi al reale ed equo risanamento del Comune di Favara.
Favara, lì 9/2/2012 Il Consigliere Comunale di
“Ri–Pensare Favara”
Filippo Ceresi
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