La VI Sezione Penale della Corte di Cassazione ha annullato con rinvio, limitatamente alle esigenze cautelari, l’ordinanza del Tribunale del Riesame di Palermo, impugnata dall’avv. Giovanni Castronovo, difensore dei favaresi Carmelo Bellavia e Antonio Costa, entrambi accusati di aver favorito la latitanza del boss di cosa nostra Gerlandino Messina, arrestato nel covo di Viale Stati Uniti a Favara. Ripercorrendo brevemente la vicenda cautelare dei due imputati favaresi, il G.I.P. presso il Tribunale di Palermo, dott. Castiglia, aveva rigettato l’applicazione della misura della custodia cautelare in carcere, ma, a seguito di appello del P.M., il Tribunale del riesame di Palermo aveva disposto l’arresto dei due. Si va al ricorso ed il P.M. aveva chiesto l’arresto di Bellavia e Costa con il riconoscimento dell’aggravante di aver agevolato Cosa Nostra.
La Corte Suprema di Cassazione, accogliendo la tesi difensiva dell’avvocato Castronovo, ha disposto l’annullamento dell’ordinanza, rinviando al Tribunale per il Riesame di Palermo, il quale dovrà celebrare un nuovo processo per un nuovo esame sul punto.
La Cassazione annulla l’ordinanza dell’aggravante di aver agevolato la mafia per due favaresi
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