Ai consiglieri di “Fare Favara”, voglio dire infatti che l’articolo pubblicato sul giornale La Sicilia, relativamente alla chiusura del centro,va visto nella giusta chiave di lettura. Totò Arancio , nel suo articolo scrive: l’Ass. Virone spiega che «Per i gravi problemi finanziari che il Comune sta attraversando non possiamo garantire la copertura finanziaria di alcuni servizi tra cui anche il centro d’incontro; il bilancio ci impone dei tagli, pur riconoscendo l’importanza di un servizio come questo».
Il giorno successivo sempre sul giornale La Sicilia, a cura di Peppe Moscato, lo stesso Ass. Virone chiarisce meglio quando riportato da Totò Arancio dicendo che: “la crisi economica del nostro paese sta provocando seri problemi alla vita amministrativa ma ad oggi, nessun servizio sociale è stato tagliato e in particolare sul centro sociale dice ancora che si sta facendo di tutto per riaprirlo nel minor tempo possibile”.
Ieri c’è stata infatti, la terza riunione con i responsabili della cooperativa che, per 12 anni, ha offerto questo prezioso servizio al fine di trovare assieme le soluzioni per la riapertura del centro in un primo momento, come volontariato e con il nuovo bilancio si cercherà di fare il possibile per destinare le somme necessarie a predisporre il bando di gara per l’assegnazione effettiva del servizio.
Quindi, il centro sociale, a giorni riaprirà le porte ai suoi utenti anziani, minori e disabili e sarà arricchito altresì dall’apertura di laboratori tematici di informatica, musica, teatro e dal centro diurno quali attività facenti capo al distretto socio sanitario D1 di cui Favara fa parte.
Tutto ciò premesso, sono io a provare profondo rammarico leggendo un comunicato di un gruppo consiliare mirato solamente a sminuire, a mio avviso, l’operato di questa amministrazione.
Tutti sanno le difficoltà economiche in cui versa Favara. Come dice il Dirigente alle finanze “ C’è una voragine di circa 3 mln di euro da coprire”. 3 milioni che, in parte, scaturiscono da debiti fuori bilancio nati e maturati in epoche passate, con amministrazioni precedenti e dall’altra, dagli incenti tagli che continuano ad arrivare da Stato e Regioni.
Ma, nonostante le difficoltà, non ci arrendiamo e continuiamo a lavorare al fine di trarre il meglio da una situazione difficile come quella che tutti ci troviamo a vivere in questo momento, nell’unico interesse della nostra città.
Ancora una volta invito tutti consiglieri e non, ad evitare gli attacchi che non portano sicuramente a niente di buono ma di governare insieme un paese con la consapevolezza che Favara è il nostro bene comune e proprio perché è comune, è indivisibile, ed E’ DI TUTTI. E tutti dobbiamo custodirlo, arricchirlo e rispettarlo.
Proprio perché tutti siamo responsabili di tutti, in quanto uomini che vivono in una società, abbiamo il dovere di compiere atti di solidarietà e quale atto più bello come quello di riaprire il centro sociale a tutti i costi.
A tal proposito, e nel rispetto del programma elettorale, sull’incentivazioni dei servizi sociali e sulla potenzialità della solidarietà locale, lancio un invito a tutti indistintamente, giunta e consiglio comunale:
“Riapriamo il centro o con i soldi del bilancio comunale o con un atto di solidarietà di amministrazione e consiglieri comunali. Se doniamo tutti insieme un mese di indennità possiamo donare di nuovo un sorriso ai nostri anziani, minori e disabili”.
L’Assessore ai Servizi sociali
Carmen Virone
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