Favoreggiamento della latitanza del Boss, Gerlandino Messina, emesse due condanne e due assoluzioni. Nel processo, con rito abbreviato, svolto al tribunale di Palermo, il Gup, Guglielmo Nicastro ha condannato a tre anni e due mesi di carcere, il favarese, Carmelo Bellavia, padre quest’ultimo di Calogero accusato di essere il vivandiere dell’ex capo di cosa nostra agrigentina. 2 anni e quattro mesi di reclusione invece, sono stati inflitti ad Antonio Costa, proprietario dell’immobile che ospitava il covo dell’ex latitante. Assolte dal GUP invece la moglie di Bellavia e la figlia di Costa.
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