Purtroppo ! e’ proprio il caso di dire così ! purtroppo continuano e si allargano le polemiche. E per giunta, proprio nel giorno del secondo anniversario della tragedia delle due innocenti vittime Marianna e Chiara Pia Bellavia. Sì proprio ieri, 23 gennaio, secondo anniversario di quella tragedia che ha scosso e commosso tutta Favara e non solo, a ripensare l’interesse dei mass media nazionali ed il conseguente clamore mediatico.
L’anno scorso, primo anniversario, l’allora Sindaco Domenico Russello, nel corso di una sobria cerimonia, dopo la celebrazione della Messa, consegnava ai coniugi Giuseppe e Giuseppina Bellavia, la chiave di una nuova casa, acquistata con il frutto della solidarietà di tanti favaresi e non solo, perché molte offerte erano arrivate da ogni parte d’Italia. E assieme alle chiavi della nuova casa, anche la somma rimasta in un libretto di risparmio intestato al piccolo Giovanni, estratto vivo dalle macerie.
Per il secondo anniversario solo un commosso ricordo sull’emittente locale SiciliaTV e su qualche emittente radiofonica, come RF 101. Una tragedia, quella del 23 gennaio 2010, che purtroppo, sino ad ora, non è riuscita a smuovere le coscienze di quanti possono intervenire per arrestare il degrado del centro storico, che continua a cadere a pezzi, mettendo sempre a rischio l’incolumità pubblica, che non ha registrato vittime solo per un vero e proprio miracolo.
Non solo ! mentre ancora di concreto, a parte i transenna menti, si vede poco o nulla, ieri, tra l’indifferente rassegnazione di alcuni e lo sgomento di altri, Favara ha dovuto registrare che si sono moltiplicate le polemiche. Inutili e fuorvianti, perché distraggono dai veri problemi. Proprio così ! ieri 23 gennaio l’opinione pubblica ha dovuto prendere atto di diversi comunicati ufficiali che manifestavano quanto passava nella mente delle persone più in vista del paese, chiamate dalla fiducia popolare a ricoprire ruoli di rilevante responsabilità pubblica.
L’ultimo comunicato in ordine di tempo, cioè del tardo pomeriggio, è stato quello del dott. Rino Scalia, capogruppo consiliare del PID, che, anche a nome del compagno di Partito, Salvatore Broccia, pigliava le distanze dall’assessore Alaimo (PID), contestandone la sua rappresentanza in seno alla Giunta Manganella, da cui, a suo dire, il PID al momento deve essere considerato “distante”.
Sempre la giornata di ieri era iniziata con la pubblicazione di un documento ufficiale della “Coalizione di responsabilità”, che aveva portato, seppur di misura, all’affermazione di Manganella–sindaco, formata da PDL,MPA,PID,FdS, e le liste civiche “Per Favara”, “Favara futura”, “Primavera favarese”. In tale documento veniva disapprovato il comportamento di quei consiglieri, tra cui Scalia e Broccia, che avevano unito il loro voto a quello dei consiglieri di opposizione del FLI,UDC, e delle liste civiche “Ripensare Favara”,”Fare Favara”, per bocciare i Distretti Turistici, arrecando un grave danno alla città.
Unitamente a questa polemica, un’opinione pubblica disorientata, non aveva ancora metabolizzato un’altra polemica del giorno precedente, e che, in diversi ambienti, era oggetto ancora di vivaci discussioni. Cioè la polemica tra Sicilia TV ed il Sindaco Manganella, che accusava l’emittente di parzialità, di poca professionalità e di essere un soggetto politico di opposizione.
Ce n’era abbastanza di discussione, con un’opinione pubblica frastornata, che comunque stentava a capire le ragioni del Sindaco, essendosi l’emittente limitata a riferire i fatti, dando voce a tutti, anzi con qualche sicuro vantaggio temporale proprio al primo cittadino.
In questo clima polemico, tre altri comunicati, qualcuno del giorno precedente e gli altri della stessa giornata di ieri; il primo di Rifondazione Comunista a firma del segretario Antonio Palumbo, il secondo dell’IDV, a firma del coordinatore cittadino Salvatore Ferretti, il terzo dell’UDC a firma dell’unico consigliere comunale di questo partito, Giuseppe Grova.
Tre comunicati che invadevano il campo e piombavano sull’opinione pubblica; comunicati tutti e tre, questi, contrari all’operato dell’Amministrazione, ormai priva di maggioranza consiliare.
Ci pare proprio che ce ne sia davvero abbastanza ed ognuno può tirane le conclusioni, mentre a Favara i problemi incombono e si aggravano. Sono forse i tempi a favorire il gusto della polemica e della contrapposizione ! Difficile non restarne vittime. Povera la nostra Favara !
Davvero, come ha tenuto a ribadire il card. Bagnasco, “nell’agorà odierna, il nostro laicato cattolico, (con la bussola della DSC) adeguatamente formato, deve esserci, consapevole di essere portatore di un pensiero forte e originale, cioè non conformista”.
Diego Acquisto
24.01.2012
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