RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
In riferimento alle dichiarazioni rese dal sindaco in nome e per conto della “coalizione di responsabilità”, Paolo Alaimo, capogruppo dell’M.P.A., eletto insieme ai consiglieri comunali Giovanni Bennardo, Antonio Limblici e Salvatore Lupo nelle liste del partito che è risultato essere la seconda forza della maggioranza, afferma che nessuno è legittimato ad arrogarsi il diritto di rappresentanza se non la parte politica costituita dagli stessi consiglieri essendo ad oggi l’MpA a Favara privo di un organigramma. Talché, i consiglieri eletti ne rappresentano il coordinamento per legittimazione popolare ma anche per il lavoro svolto a favore della crescita del partito avendo, comunque, come fine ultimo l’interesse della città.
Dopo sette mesi è stata necessaria la verifica dell’operato dell’assessore nominato dalla lista. Una verifica che ha dato esiti negativi perché non confortata da azioni concrete a sostegno del bene cittadino a cui era subordinato il suo incarico
Si deve rilevare che sono stati sette mesi di incomunicabilità tra i vertici politici e il gruppo consiliare di riferimento, incomunicabilità favorita dallo stesso assessore Messinese, il quale ha preferito uno sterile ed esclusivo rapporto con il sindaco, tradendo l’impegno assunto in sede di direttivo provinciale in occasione del quale aveva espresso la volontà di condividere un percorso comune di governo con il gruppo consiliare. I consiglieri dell’MpA, Alaimo, Limblici, Bennardo e Lupo, ritengono che la prerogativa di rappresentare solo se stessi e di ergersi a depositari del consenso di tutti i candidati costituisca un’offesa ai principi democratici su cui poggia il Movimento per l’Autonomia.
Si affidano, pertanto, allo stesso assessore Messinese le dovute conclusioni perché un’ulteriore paralisi della vita amministrativa non potrà che peggiorare la già tragica situazione in cui si dibatte la comunità favarese.
In riferimento, poi, al voto negativo sui distretti turistici, le motivazioni sono alquanto chiare. Si è voluto evitare di costruire l’ennesima cattedrale nel deserto il cui unico scopo era quello di creare un altro sistema per dispensare stipendi.
E’ solo demagogia politica far credere che un consorzio turistico possa magicamente trasformare Favara in una città turistica. Sono necessari altri interventi ed ingenti risorse economiche che ad oggi non sono disponibili: è noto a tutti che per fare turismo serve prima di tutto l’aeroporto.
“Signor sindaco, ha ricevuto l’appoggio dell’MpA per governare la città non per riempire pagine di giornali con continue polemiche, offese ed insulti nei confronti dei suoi consiglieri comunali o dell’emittente televisiva locale. Noi siamo pronti a seguirLa quando compirà atti per il bene della città, ma siamo altrettanto pronti ad essere opposizione dura quando le sue scelte andranno in direzione opposta. Non ha certamente ricevuto dall’MpA un assegno in bianco ma un sostegno condizionato ad operare per il bene comune”.
Firmato
Bennardo Giovanni
Limblici Antonio
Lupo Salvatore
Paolo Alaimo
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