Due presunti casi di malasanità colpiscono altrettante famiglie agrigentine originarie rispettivamente di Canicattì e Casteltermini. La prima morte sospetta riguarda il parto , al nono mese di gravidanza, di un feto senza vita, avvenuta nello scorso mese di luglio, all’Ospedale Cannizzaro di Catania e su cui la Procura della Repubblica del centro Etneo ha aperto un inchiesta. La denuncia avanzata quattro mesi dopo il parto dai giovani genitori canicattinesi, mira a fare chiarezza sulle eventuali responsabilità dei medici che negli ospedali di Canicattì, Agrigento e Catania, hanno seguito la gestante.
Il secondo caso sospetto invece riguarda il decesso dello scorso settembre a Palermo, di un operaio 36enne residente a Casteltemini. L’uomo ha accusato dei lancinanti dolori al collo mentre stava effettuando dei lavori. Trasportato al Prontosoccorso dell’Ospedale di Mussumeli gli sarebbero stati somministrati degli antidolorifici che secondo i familiari, avrebbero potuto arrecare danni all’organismo dell’operaio che in passato era stato colpito da gravi patologie polmonari e respiratorie. Il 36enne, dopo i primi interventi a Mussomeli, venne trasferito in elisoccorso all’Ospedale Civico di Palermo dove però è deceduto. Sul caso indaga la Procura di Palermo che ha disposto il sequestro della Cartella Clinica archiviata nel nosocomio nisseno.
Probabile casi di malasanita’ in Sicilia
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