Prosegue in Sicilia la protesta degli autotrasportatori riuniti nel movimento Forza d’urto, a cui hanno aderito anche il movimento dei Forconi e l’Aia. Gli autotrasportatori, che chiedono le dimissioni del governo Regionale dicono basta ai continui rincari sul prezzo dei carburanti che incide notevolmente sulle loro attività. La protesta che si sta estendendo anche alle altre Regioni del Sud Italia, prevede il blocco parziale delle principali arterie stradali siciliane. Lo sciopero che dovrebbe concludesi dopodomani, comincia a fare sentire i primi effetti. Infatti, oltre al rallentamento del traffico veicolare i blocchi hanno provocato una corsa degli automobilisti ai distributori di benzina. Lunghe code si sono registrate ieri anche a Favara, dove la maggior parte dei gestori di carburante hanno già nel primo pomeriggio chiuso l’attività per esaurimento di benzina. Gente che si è recata anche nei supermercati per fare la scorta. Banconi quasi svuotati e che non potranno essere riempiti di alimenti fino alla cessata protesta degli autotrasportatori. A rischio anche il conferimento dei rifiuti in discarica a causa del blocco anche degli auto compattatori. La Regione è praticamente paralizzata, nessun mezzo di rifornimento può entrare o uscire dalla Sicilia, presidiati i porti ed i caselli autostradali. In provincia di Agrigento, diverse le aree di sit–in. Nella giornata di ieri una quarantina di TIR hanno sbarrato la strada Palermo Sciacca. Rallentamenti si registrano anche sulle Strade Statali, 115, 189 e 640.
Prosegue la protesta degli autotrasportatori. I primi effetti: lunghe file ai distributori di benzina e supermercati
Pubblicità siciliatv.org
Commenta articolo