Ancora politica locale. A scrivere questa volta è il gruppo consiliare di Fli, Paolo Dalli Cardillo, Franco Cipolla e Tania Sgarito, che ha inviato una lettera aperta al sindaco di Favara Manganella. Le sue esternazioni nei confronti del Consiglio Comunale, si legge nella nota, sono irriguardose e sconcertanti. Ha dimenticato forse, che il civico consesso è stato democraticamente eletto e che è l’organo di massima importanza per la vita amministrativa di un comune. Il gruppo FLI pertanto respinge le dichiarazioni di Manganella. “I camaleonti, scrivono, pur cambiando colore della loro pelle, sempre camaleonti rimangono”. Riteniamo doveroso, continuano, invitarla ad essere più cauto nel lanciare allusioni, che se infamanti per la loro gravità vanno comprovate. Invece di esternarle, cerchi il confronto politico sui reali problemi della città. Noi siamo all’opposizione, perché così ha voluto la città, ma sempre pronti a sostenere in Consiglio Comunale gli atti deliberativi riguardanti gli esclusivi interessi della nostra Favara. La sua maggioranza, scrivono, scricchiola. Siamo tuttavia rammaricati, che la promessa “primavera favarese, ha partorito un inverno di accise, di tasse e di problemi non risolti”. I cento giorni che dovevano contrassegnare la svolta sono già passati abbondantemente dicono i consiglieri del FLI, e il paese è rimasto tale e quale. Il caos della circolazione e il mancato controllo del territorio sono problemi di una evidenza lampante. Infine i consiglieri invitano Manganella ad essere più saggio e meno nervoso, dichiarandogli la totale disponibilità ad un confronto serio e fattivo sui problemi della comunità.
Favara: il gruppo consiliare del FLI sulle dichiarazioni di Manganella
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