Quinto giorno di sciopero dei netturbini. Si ripresenta l’emergenza rifiuti nei 19 comuni di competenza dell’Ato Gesa Ag2. Anche a Favara i cassonetti traboccano e i rifiuti, come testimoniano le immagini, sono sparsi per le strade. Gli operatori addetti alla raccolta sono creditori degli stipendi di novembre, dicembre e della tredicesima. Si aspetta che la Regione siciliana eroghi le anticipazioni annunciate nei giorni scorsi dal liquidatore di Gesa, Teresa Restivo, che intanto sta cercando di trovare le somme necessarie per far fronte ai pagamenti. 350 mila euro sarebbero in arrivo dal Comune di Agrigento. La Regione anticiperà delle somme utilizzando il mutuo contratto appositamente con le banche ma a condizione che i sindaci sottoscrivano un piano di rientro. Teresa Restivo, ha convocato ieri pomeriggio i sindaci per ottenere tale sottoscrizione. Ma intanto le festività si avvicinano e gli operatori ecologici, sempre più esasperati, se non verranno pagati non potranno garantire la serenità alle loro famiglie. La società d’ambito d’intesa con i sindaci, sta cercando di garantire i servizi indispensabili e la raccolta all’ospedale San Giovanni di Dio e al carcere Petrusa di Agrigento.
Sciopero dei rifiuti in provincia. Piu’ spazzatura che addobbi natalizi
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