Una riunione che pareva dover essere infruttuosa ma che invece ha portato al dibattito e alla messa in comune di diversi punti di vista. Tema in discussione, il passaggio di competenze e della gestione delle condotte e dei servizi idrici di Favara, dall’Ato idrico alla Girgenti Acque e tutti i chiarimenti che questo comporta.
Seppur per la riunione non è stato elargito nessun tipo di retribuzione economica, ieri sera nell’aula consiliare “Falcone – Borsellino” del Municipio di cittá, erano presenti diversi consiglieri comunali con in testa il Presidente Gargano, il Sindaco di Favara e 2 assessori, segno del grande interesse che suscita la questione. Alla riunione si è anche aggiunto poi il sindaco di Racalmuto Petrotto. Assente il Presidente protempore dell’Ato idrico D’Orsi e come giá anticipato nella mattinata di ieri, il Dottor Giuffrida, Delegato di Girgenti Acque.
Con il passaggio delle competenze alla Girgenti Acque, il problema intanto evidente è che in questo momento i cittadini favaresi non sanno più a chi rivolgersi per gli elementari servizi. Non si sa più ad esempio come fare o chi rivolgersi per un nuovo allaccio o per una voltura e soprattutto non si conosce il vero costo che si dovrebbe pagare per i servizi resi.
E quanto costerá adesso l’acqua a metro cubo? Ci sará un quantitativo minimo garantito per i cittadini o sará tutto a pagamento? Insomma le domande sono tante, ma le risposte restano latenti.
Per Antonio Valenti, in realtá più che con Giuffrida di Girgenti Acque, il Comune dovrebbe rapportarsi con l’Ato Idrico, che è l’ente che fa da interfaccia tra il Comune stesso e la Girgenti Acque. D’Orsi che è attualmente presidente dell’Ato Idrico, era impegnato a Palermo per altre vicende. Tutti chiedono a gran voce di ricevere chiarimenti sulla situazione idrica.
Intanto delle probabili novitá arriveranno il 9 e l’11 dicembre, giorni nei quali ci saranno diverse riunioni sulla questione. Chissá che se ritenuto necessario, come ultima istanza ovviamente, non si possa anche chiedere lo scioglimento del contratto con la Girgenti Acque. Nulla è escluso ma questa soluzione, seppur percorribile è estremamente lontana. Si cercheranno ovviamente accordi. Di contro il sindaco di Racalmuto Petrotto, presidente del Consorzio Tre Fontane, ha chiesto il fallimento della Girgenti Acque per inadempienza.
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