Interviene il Deputato Regionale Nino Bosco. Il progetto politico elettorale, dice, è stato elaborato dai partiti politici del cento destra e affidato all’avvocato Mimmo Russello, sindaco eletto dallo schieramento. Ritengo, continua il giovane deputato, quindi, doveroso che qualsiasi variazione in corso d’opera debba essere frutto del coinvolgimento del Sindaco e delle forze politiche della coalizione. La scelta della giunta cosiddetta tecnica, dice Bosco, è un’imposizione di Russello che decide di non riconoscere l’accordo elettorale. Rispetto la sua decisone, continua Bosco, ma non posso e non voglio condividerla. Le vie facili scardinano la democrazia e non agevolano certamente il progresso. E’ facile, del resto, immaginare il danno operato nei confronti della maggioranza, in consiglio comunale dall’azione di Russello che ha provocato lo snaturamento politico e lo scollamento tra la stessa maggioranza e l’amministrazione. Si è interrotto, dcie Bosco, il rapporto tra i partiti e il sindaco, destinato a non agevolare la crescita del Paese. Il danno è maggiore in considerazione della ferma presa di posizione di Russello che sin dal primo incontro con i partiti della coalizione covava il suo proposito della giunta tecnica. E’ ritorno al passato e al metodo dell’affannosa ricerca dei numeri in consiglio comunale che di volta in volta dovrá approvare gli atti dell’amministrazione. Ricadiamo nella confusione politica che non ha portato alcun beneficio alla Cittá. Questa è la scelta di Russello. Il mio ruolo, conclude l’On. Bosco, è quello del deputato regionale, ruolo che intendo svolgere con il massimo impegno e spirito di servizio verso la collettivitá favarese.
E’ rottura tra Bosco e Russello
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