Il primo partito cattolico ispirato da Papa Leone XIII, col nome “Democrazia Cristiana” nacque in Favara nel 1904. Fu iniziale espressione di una riservata combriccola di alcuni preti che assorbirono tutti i poteri e che in intime confabulazioni decisero e fecero ciò che vollero. Nel proporre un candidato al Consiglio Comunale non consultarono alcuno, non radunarono l’assemblea, non chiamarono i membri più influenti e interessati. Le conseguenze furono che il monte partorì il topolino. Nel rinnovo del Consiglio Comunale del 1905 venne candidato ed eletto il sac. Salvatore Pirrera (v. foto) che fece la prima comparsa in Consiglio il 10 settembre. Per l’occasione lesse una lunga filastrocca, una sorta di predicazione che fece ridere tutti. Ecco la superbia dove ha condotto Pirrera ed il partito. Pirrera avrebbe potuto chiedere consiglio e certamente avrebbe risparmiato beffe, danno a se stesso e al partito cattolico. Il direttore del giornale “La Campana del Popolo”, il sicario della penna Menico Sajeva ebbe bella occasione per tartassare il sacerdote Pirrera nella sua Campana del Popolo (n. 12 del 18 settembre 1905) dove gli ha fatto una solenne lavata di capo.
Oggi qualcuno si stupisce che spesso i preti si intromettono in affari di politica. Se l’intromissione ha per obiettivo la moralizzazione, che ben venga, Favara ne ha tanto di bisogno. D’altronde negare l’intervento della chiesa nella vita socio–politica significherebbe negarne la storia.
Nota – (Salvatore Pirrera fu nominato sacerdote nel 1881 e arciprete di Favara nel 1927, fino al 1947. Morì nel 1953. Il suo corpo è custodito in un loculo dell’abbandonata cappella Genco, nel cimitero di Piana Traversa).
Carmelo Antinoro www.favara.biz geneo storia favara
Primo esordio della Democrazia Cristiana in Favara
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