Confermati gli arresti per i 21 indagato per l’operazione “CAMALEONTE”. Lo ha deciso il gip Luigi Patronaggio dopo le udienze di convalida effettuate nella giornata di ieri al Pagliarelli e all’Ucciardone di Palermo. Patronaggio si è espresso a favore della convalida dei fermi disposti dal Procuratore aggiunto della Dda di Palermo, Annamaria Palma, e dai sostituti Fernando Asaro e Costantino De Robbio. Restano in carcere, quindi, tutti e ventuno gli indagati dell’operazione “Camaleonte” ovvero:Calogero Cesare Lombardozzi, detto “Lillo”, agrigentino del 1943, due volte condannato per associazione mafiosa; Giuseppe Giovanni Motisi, detto “Pino”, palermitano del 1950, residente ad Agrigento, Antonino Giaccone, agrigentino del 1958, falegname; Calogero Costanza, favarese del 1980 figlio dello scomparso Antonio, imprenditore; Giovanni Morreale, favarese del 1930, pastore; Calogero Salvatore Morreale, favarese del 1932; Francesco Morreale, favarese del 1961, imprenditore; Stefano Morreale, favarese del 1973, imprenditore; Santo Pitruzzella, favarese del 1941, imprenditore agricolo; Vincenzo Cipolla, favarese del 1939, agricoltore; Francesco Cipolla, favarese del 1981, autotrasportatore; Giuseppe Rizzo, favarese del 1935, imprenditore; Antonio Vaccaro, favarese del 1935, possidente; Pasquale Alaimo, favarese del 1968, giá arrestato nell’operazione “Fratellanza”, lavoratore r.s.u.; Ignazio Musso, palermitano del 1944, barbiere; Calogero Di Gioia, nato a Canicattì nel 1948, imprenditore; Vincenzo Piraneo, nato a Castrofilippo nel 1966, autista; Antonio Bellavia, favarese del 1957, imprenditore; Vincenzo Sorce, favarese del 1961, impiegato; Gioacchino Licata, favarese del 1960, imprenditore; Salvatore Sorce, favarese del 1969, pubblico esercente.
Operazione Camaleonte. Confermati i 21 fermi
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