Tutti gli utenti italiani potranno dire addio ai costi di ricarica dei telefonini a partire dal quattro marzo. E’ in vigore, da oggi, il decreto legge sulle nuove liberalizzazioni. Il pacchetto Bersani, il secondo blocco di misure a favore del consumatore, prevede che “gli operatori adeguino la propria offerta commerciale alle predette disposizioni entro il termine di trenta giorni dalla data di entrata in vigore del decreto”.
Le misure volute dal governo – di cui tanto s’è discusso nei giorni scorsi – stabiliscono che “e’ vietata, da parte degli operatori della telefonia mobile, l’applicazione di costi fissi e di contributi per la ricarica di carte prepagate, anche via bancomat o in forma telematica, aggiuntivi rispetto al costo del traffico telefonico richiesto, nonchè la previsione di termini temporali massimi di utilizzo del traffico acquistato. Ogni eventuale clausola difforme è nulla ai sensi dell’articolo 1418 del codice civile”.
Il provvedimento tende a “favorire la concorrenza e la trasparenza delle tariffe, garantire ai consumatori finali un adeguato livello di conoscenza sugli effettivi costi del servizio, nonche’ facilitare il confronto tra le offerte presenti sul mercato. L’offerta delle tariffe dei differenti operatori della telefonia – secondo il testo del decreto – deve evidenziare tutte le voci che compongono l’effettivo costo del traffico telefonico, al fine di consentire ai singoli consumatori un adeguato confronto”.
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