Sono venuti meno per mancanza del numero legale i lavori della pubblica assise favarese riunita ieri sera in seduta di aggiornamento, il punto in trattazione l’ottavo. Al vaglio del pubblico consesso l’approvazione della variazione di destinazione d’uso in variante allo strumento urbanistico del comune, di un immobile sito in contrada San Benedetto per l’insediamento di un esercizio commerciale per esposizione, riparazione e vendita di autoveicoli. Il punto, la cui trattazione era giá iniziata nel corso dell’ultima seduta tenutasi lo scorso 2 gennaio, non è stato esitato. In quella occasione vi era stata una richiesta di aggiornamento, causa la mancanza del dirigente a cui spettava di relazionare. Ieri sera vi era il dirigente ma ad un certo punto non vi erano i numeri in consiglio. Nel corso della sua relazione il dottore Criscenzo ha illustrato la variazione di destinazione d’uso da artigianale a commerciale, ha reso noti i vari pareri espressi dai diversi enti sul punto, tra questi anche quello della seconda commissione consiliare. Inoltre avanzata la proposta di fissazione di un tetto massimo per la costruzione dell’opera. Proposta quest’ultima che al termine di svariati interventi è stata messa ai voti, votazione infruttuosa che ha testato anche la mancanza del numero legale, in aula infatti, solo nove i presenti. I lavori quindi venuti meno, il tutto rinviato a nuova convocazione. Il punto è stato l’occasione per ritornare sulla questione PRG, questione in primis sollevata durante l’intervento dell’esponente dell’UDC Vita, ripreso anche dal consigliere Costanza del Nuovo Psi . A dare risposta l’assessore ai lavori pubblici Mossuto che ha annunciato come ha breve dovrebbe essere pronta la bozza del PRG per l’approdo in consiglio seguendo quindi l’iter rituale. Sull’ottavo punto si sono registrati, anche, gli interventi dell’esponente dei Ds Marturana, che ha sottolineato l’importanza della questione in trattazione anche per l’economia locale, e quello del consigliere Licata dell’MPA, Questi esprimendo il placet sulla variazione ha evidenziato d’altro canto come tanti interventi allo strumento urbanistico rischiano di creare un territorio disomogeneo. Si deve sottolineare come l’esigenza di votare delle variazioni allo strumento urbanistico, negli ultimi tempi sempre più frequenti, nasca dall’inadeguatezza del piano regolatore generale di cui il comune in questo momento è dotato. Ma intanto vista l’infruttuosa votazione, per mancanza in aula del numero legale, il punto per essere esitato deve attendere la nuova convocazione.
Favara. Il consiglio comunale ieri cade per numero legale
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