La morte ha colpito ancora lungo le strade dell’agrigentino. Una nuova tragedia questa mattina, lungo la Strada Statale Licata–Ravanusa. Un giorno qualunque, in macchina, fratello e sorella; lui Domenico Bonfiglio, 76 anni, seduto al posto del passeggero mentre lei, Antonina Bonfilgio, 54 anni era alla guida della Fiat 600 di famiglia. Strade che si conoscevano, percorse chissá quante volte, ma stavolta in modo fatale. Lungo la via, peraltro in manutenzione, all’altezza di un viadotto, in una leggera discesa viaggiava il furgone della ditta aggiudicataria dei lavori di risistemazione del manto stradale, che trasportava, con le dovute imbracature, delle lastre d’acciaio di 80 cm, che servivano per il consolidamento. La piccola autovettura invece, salendo in prossimitá dello stesso punto, ad un tratto, proprio mentre i veicoli si incrociavano, ha visto volare due lastre d’acciaio dal cassone del furgone, una delle quali, rimbalzando, ha sfondato i vetri ed il tettuccio colpendo entrambi. Da quel momento il caos. La macchina è impazzita ed ha perso il controllo dell’asfalto, mentre tutto intorno diveniva confuso. Domenico Bonfiglio è morto, quasi sul colpo, dopo essere stato colpito in pieno dal pesante pezzo di metallo, mentre la sorella è rimastra gravemente ferita. Subito intervenuti, i poliziotti di Canicattì, hanno fatto in modo di trasportare lei all’ospedale Barone Lombardo, mentre per lui non si è potuto far altro che constatare il decesso. Non sono ancora chiare le cause, in corso di accertamento da parte dei militari, che stanno interrogando l’autista ed i dipendenti della ditta. Quello che non si capisce ancora è il modo in cui le lastre, trattenute dalle robuste brache, siano potute scivolare, e per l’azione del vento addirittura volare via, colpendo poi l’autovettura, ma a questi dubbi risponderanno gli inquirenti.
Lastra d’acciaio cade da camion, ucciso automobilista
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