A distanza di 58 anni dall’assassinio il “caso Guarino” ritorna d’attualitá grazie all’impegno di Calogero Castronovo, laureato in scienze politiche ad indirizzo storico, che si è avvalso della collaborazione dei docenti Paolo Viola (ordin. di storia moderna) e Salvatore Lupo (ordin. di storia contemporanea) presso l’Universitá di Palermo.
Dell’uccisione di Guarino, Sindaco di Favara per poco più di due mesi, avvenuta nella primavera del 1946, mentre si apprestava a fare ritorno a casa nulla si è saputo. Chi visse quelle giornate da spettatore riferisce che sul crimine calò una coltre di silenzio. Non si sono mai conosciuti né mandanti, né sicari, né le indagini riuscirono a squarciare il velo di mistero ed omertá. È una storia che nessuno ha mai voluto approfondire – afferma l’autore – il cui desiderio di scrivere su Guarino nasce nel 1999. Cinque anni di ricerche in archivi, tribunali, questure e biblioteche, i cui dati ricavati hanno permesso di inserire alcune tessere in un mosaico finora approssimato o addirittura dissimulato per diverse generazioni di favaresi.
Il libro ha come scopo di ricostruire, attraverso i documenti, atti, dichiarazioni, testimonianze, etc. un periodo storico, di vita sociale abbastanza travagliata; di chiarire contesti ambientali che hanno reso possibile la compenetrazione fra potere occulto e potere palese. Non è un caso se in quel periodo rapporti di polizia giudiziaria evidenziano l’appartenenza di consiglieri comunali e loro congiunti ad organizzazioni mafiose o se il commissario di polizia Aldo Tandoj, che si occupò del “caso Guarino” venne ucciso in Agrigento14 anni dopo.
Carmelo Antinoro www.favara.biz geneo storia favara
Un libro sul “caso Guarino”
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