Una seduta da dimenticare. L’unitá di intenti raggiunta fra i due schieramenti politici in seno al Consiglio Comunale di Favara è durata poco, e nella seduta di ieri solo una confusione generale regnava. Ma mentre la seduta precedente era caduta per mancanza del numero legale nel bel mezzo della votazione di un debito fuori bilancio a seguito di sentenza emessa dalla Corte d’Appello di Palermo, stavolta la Casa delle Libertá si assume le proprie responsabilitá evitando l’abbandono dell’aula, ma si spacca sulla votazione: 9 del centrodestra si astengono perché l’Amministrazione Comunale non ha ancora provveduto, nonostante gli innumerevoli inviti, alla ricognizione di tutti i debiti fuori bilancio; 6 consiglieri della Casa delle Libertá si uniscono all’assenso del centrosinistra, facendo approvare il primo debito all’ordine del giorno. Ma ce n’è giá un altro, e qui il dibattito pian piano viene deviato da Gargano verso la variazione di bilancio che non figura ancora all’elenco dei punti all’ordine del giorno e dovrebbe essere esitata entro il 30 novembre. Pena: nessuna integrazione per i lavoratori socialmente utili, ma almeno è stata raggiunta l’integrazione razziale, dice l’esponente di Alleanza Nazionale, neo Presidente della Commissione Consiliare al Personale. A rischio anche gli stipendi dei dipendenti di Palazzo di Cittá, come evidenzia con forte preoccupazione il neo Presidente della Commissione Consiliare al Bilancio e Finanze Sutera Sardo: dallo studio di dati forniti dal Dirigente del Dipartimento Affari Finanziari Gaetano Di Giovanni, la commissione denuncia una scopertura di cassa del Comune che ammonta alla bellezza di 4 milioni 545 mila euro. Per salvare il Comune in rosso la commissione ha invitato l’Amministrazione Comunale a sospendere tutte le spese non obbligatorie in attesa di un rientro delle disponibilitá, comprese quelle per investimenti. Ulteriori deficienze di cassa, ammonisce la commissione, saranno imputabili solo alla scorretta condotta dell’Amministrazione. Insomma, sapeva cosa diceva Signorino Gelo quando lo scorso 19 novembre ci rilasciò un’intervista nella quale paventava un rischio collasso delle casse comunali. Ma in propria difesa interviene il Sindaco che evidenzia come tale situazione sia dovuta ai mancati trasferimenti statali e regionali, tesi sostenuta anche dal capogruppo diessino Sferrazza. Ma il discorso viene ancora una volta sviato da Gargano su un bando per l’illuminazione pubblica natalizia, pubblicato con carattere d’urgenza solo per 5 giorni anzichè per 15, e fra l’altro alle ore 13:30 di un venerdì fa. I due di An Gargano e Sutera Sardo riescono a farsi spiegare il principio normativo che regola la pubblicazione d’urgenza di un bando, che deriverebbe dall’imprevedibilitá degli eventi per cui non è possibile pianificare il bando in anticipo. E Gargano se ne esce affermando con sicurezza che Natale cade ogni anno il 25 dicembre. Ma a questo punto la confusione cresce, finchè si arriva a disordini in aula di cui il centrosinistra approfitta per dileguarsi. Alla verifica del numero legale rispondono solo 11 consiglieri, tutti seduti nella parte destra dell’aula consiliare.
Si rischia il dissesto finanziario al Comune di Favara
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