Una tragedia dietro l’altra. E’ un crescendo drammatico e, almeno per ora, senza possibili soluzione a medio termine, quello che vede protagonisti, da una parte, clandestini nordafricani che muoiono in mare alla disperata ricerca della sopravvivenza, dall’ altra un’ isola, Lampedusa, diventata l’ avamposto del fenomeno e porta d’accesso all’ Europa delle spedizioni sempre piu’ spesso destinate ad una triste fine.
Ieri sera, a sud est di Lampedusa, un peschereccio ha incrociato l’ennesima carretta del mare ed ha dato l’ allarme via radio ai mezzi di soccorso. Quando i mezzi della Guardia costiera e della Marina militare sono giunti in zona hanno scoperto che sull’ imbarcazione di legno, di non piu’ di sei metri, c’erano 15 somali stremati dalla fatica e, ai loro piedi, 13 corpi senza vita di connazionali stroncati dagli stenti, dalla sete e dalla fame durante una navigazione durata non meno di cinque giorni nel Canale di Sicilia.
I superstiti sono stati trasbordati su una motovedetta e portati d’ urgenza al porto di Lampedusa, mentre ai morti rimasti sul fondo della piccola barca, ha pensato l’ equipaggio di un’altra motovedetta che ha trainato il natante ed il suo carico di morte.
Ma, c’ e’ il dubbio che le vittime possano essere molte di piu’. ‘Su quella barca eravamo in 85, molti sono morti durante la traversata e i loro corpi sono stati gettati in mare’, racconta uno dei sopravvissuti. In base a questo dato, le vittime di questa nuova tragedia nel Canale di Sicilia sarebbero 70. Una delle due donne scampate alla tragedia e’ stata trovata questa mattina sul barcone che ancora respirava, tra i corpi senza vita dei suoi compagni di viaggio. La donna e’ stata subito trasferita in eliambulanza all’ ospedale Civico di Palermo. ”E’ ancora presto per fare bilancio delle vittime – spiega il comandante Niosi – i racconti dei superstiti sono infatti confusi, anche a causa delle loro condizioni. Quando sono stati soccorsi erano stremati dal freddo e dalla fame, alcuni di loro deliravano”.
E’ la seconda tragedia dell’ immigrazione negli ultimi tre giorni: giovedi’ notte altri otto somali, tra i quali due bambini, sono morti in circostanze analoghe al largo dell’isola.
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