Pronta da dieci anni, la scuola, 30 aule e una palestra olimpica, è da sempre inutilizzata: finora, invece di istruzione, ha prodotto inchieste giudiziarie. Nella prima, relativa alla vendita, sono imputati quattro tecnici dell’Ute per falsa perizia e l’ex segretario generale della Provincia per concussione. L’altra, relativa all’affitto, sfumato anch’esso, vede indagati dalla Procura di Palermo il presidente della Provincia di Palermo Francesco Musotto, l’assessore Carmelo Scelta e i componenti dell’ufficio tecnico Fabrizio Di Bella, Antonio Quagliana e Giuseppe Di Liberto. Sono tutti querelati dal proprietario della scuola, l’ing. Angelo Troia, autore di un esposto in cui sostiene che «se alla Provincia di Palermo si pagano tangenti l’immobile viene sovrastimato, se non si pagano viene sottostimato».
La vicenda ruota attorno al prezzo di affitto dei locali, in via Belmonte Chiavelli, fissato dalla Provincia, sulla base di una perizia redatta dai suoi uffici, in 108 mila lire al metro quadro. Secondo la querela tre perizie, una del Tribunale, una, precedente, dello stesso ufficio tecnico provinciale, la terza del consulente del pubblico ministero, avevano fissato il prezzo in 174 mila lire al metro quadro.
Nell’esposto–querela il proprietario cita il prezzo di affitto pagato dalla Provincia per un’altra scuola, l’Einaudi, e cioè 125 mila lire al metro quadro. «Non c’è proporzione – scrive l’ing. Troia – tra questo prezzo, relativo ad un immobile costruito nel 1970, indecente e inadeguato come scuola, ed il prezzo di 108.000 al metro quadro riferito ad un immobile del 1992 e adeguato ad utilizzo scolastico».
Provincia di Palermo Indagati presidente e assessore
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