Si apre oggi il sipario della seconda rivoluzione della Tv digitale (dopo la “prima” che fu, appunto, l’avvento della parabola). A mezzogiorno inizierá a trasmettere Sky Tv, la tv satellitare unificata frutto della fusione fra Stream e Tele+, voluta da Rupert Murdoch. Il magnate australiano – con passaporto Usa – della comunicaizone globale, almeno in fase iniziale fornirá agli italiani una piattaforma di circa 100 canali tematici (di cui 95 si accendono da stasera).
Ma prima i circa 2,2milioni di abbonati nazionali dovranno risintonizzare i loro decoder seguendo il percorso indicato su Canale 1 per i clienti di Stream (con decoder nds) e canale 13 per quelli di Tele+ (con Goldbox). L’avvento di Sky segna anche un punto di svolta per la Rai che diventa per la prima volta un robusto fornitore di programmi e contenuti e, dunque, inizia a trarre proventi diversi da quelli del canone e della pubblicitá.
Seguendo il modello di BSkyB (la piattaforma della Bbc, la tv pubblica britannica), RaiSat produrrá per Sky Italia, 5 canali tematici (Extra, Premium, Ragazzi, Gambero Rosso, Cinema World) e riceverá in cambio 44 miliioni di euro il primo anno. La cifra, secondo l’accordo siglato che ha validitá 6 anni, sará rinegoziabile ogni 12 mesi.
La rivoluzione tocca anche altri “big” del multimedia di casa nostra. Sempre da oggi anche Ventiquattrore.tv, la televisione de “Il Sole 24 Ore” sará visibile sulla nuova piattaforma in chiaro a tutti gli abbonati Sky (e non) al canale 802. Per vederla bisogna sempre risintonizzare il decoder. Dopo anni di stenti causati dalla massiccia diffusione della pirateria, principale responsabile della mancata crescita di Tele+ e Stream, Murdoch e i suoi sono convinti di poter far crescere la tv digitale in Italia, grazie anche ai nuovi sitstemi di cifratura: le previsioni sono di raggiungere i 3 milioni di abbonati entro la fine dell’anno.
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