La Protezione civile annuncia ‘momenti difficili’ tra oggi e domani per le perturbazioni ‘violente ed intense’ che investiranno prima le regioni settentrionali e, entro la notte di domani, anche quelle del centro e del sud. ”Nessun allarmismo, ma solo precauzione”, ha dichiarato il capo della Protezione civile Guido Bertolaso. Si temono trombe d’ aria, ma anche smottamenti e frane.
Con l’arrivo dell’imminente depressione alimentata da aria fredda di origine atlantica, sembra cosi’ gia’ finita la breve tregua che il maltempo aveva dato al Nord Italia, i cui terreni gia’ provati da un mese di siccita’ sono stati colpiti nei giorni scorsi da piogge torrenziali. E a conferma del peggioramento in arrivo nelle prossime ore, la Regione Valle d’Aosta ha emesso un bollettino di allerta per rischio idrogeologico, valido fino a tutta la giornata di oggi. la perturbazione da stasera interessera’ le regioni settentrionali per poi attraversare la penisola, raggiungendo, tra stanotte e domani, anche le regioni meridionali.
Al nord – rende noto il Dipartimento – si prevedono precipitazioni temporalesche, localmente anche intense, ad iniziare dall’alta Toscana e in via di graduale estensione, in giornata, al resto del Centro. E’ poi previsto che i fenomeni temporaleschi, spesso in aree circoscritte e di forte intensita’, si portino sul Molise, sulla Campania e sulla Puglia. Le aree piu’ a rischio, comunque, sono le zone alpine e prealpine del Piemonte, ancora una volta la Lombardia, il Trentino Alto Adige e i settore montani e pedemontani del Veneto e del Friuli Venezia Giulia. Piogge e temporali che si prevede saranno anche accompagnati da forti venti e possibili trombe d’aria.
Ma da Milano, dove ha incontrato i prefetti di Torino, Asti, Vercelli, Alessandria, Parma, Ferrara, Cremona, Mantova, Pavia, Piacenza, Lodi e Rovigo, tutte province che si affacciano lungo il corso del Po, Bertolaso ha sottolineato come il cambiamento delle condizioni climatiche possa in realta’ soprattutto contribuire a risolvere il problema della siccita’. ”Sappiamo – ha detto il capo della Protezione Civile – che ci troviamo in una situazione particolare: siamo passati di fatto dall’inverno all’estate e possono avvenire dei cambiamenti del tipo di quelli che si sono verificati nei giorni passati”. ”La grande energia che si e’ accumulata nel mare – ha spiegato –, con la temperatura dell’acqua aumentata di due o tre gradi, si deve liberare. Potranno esserci precipitazioni anche molto intense, improvvise, e anche localizzate in porzioni di territorio estremamente ridotte. E questo non potra’ non provocare dei dissesti: alluvioni magari parcellizzate, o frane. Ma non siamo assolutamente in una situazione di allarme, stiamo soprattutto facendo prevenzione. Nei limiti del possibile, con la tecnologia che ci offre la scienza e con la capacita’ di organizzazione del Paese, cerchiamo di prevedere e di prevenire. Il nostro non e’ allarmismo, e’ precauzione”.
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