Volete che sia abrogata la servitù di elettrodotto stabilita dall’art. 119 del testo unico delle disposizioni di legge sulle acque e impianti elettrici, approvato con regio decreto 11 dicembre 1933, n.1775, il quale stabilisce: “Ogni proprietario è tenuto a dare passaggio per i suoi fondi alle condutture elettriche aereo e sotterranee”.
La seconda scheda riguarda l’articolo 119 del regio decreto 1775 del 1933. Si chiede l’abrogazione della servitù coattiva di elettrodotto stabilita dall’art. 119 del testo unico delle disposizioni di legge sulle acque e impianti elettrici, il quale stabilisce che ogni proprietario è obbligato a dare passaggio per i suoi fondi alle condutture elettriche aeree e sotterranee che esegue chi abbia ottenuto permanentemente o temporaneamente l’autorizzazione dell’autoritá competente. La proposta di abrogazione nasce dalla necessitá di proteggere la salute dei cittadini dagli effetti che può provocare l’esposizione vicino a un elettrodotto a un qualsiasi impianto di radiotrasmissione.
*** Per il SI ***
Oltre a numerosi partiti politici, anche il Codacons chiede di votare sì. “E’ necessario – dice Carlo Rienzi – fare in modo che i tralicci degli elettrodotti non passino più sopra le nostre teste senza che gli interessati possano dire la loro. Meglio interrarli o spostarli dai centri abitati.
*** Per il NO ***
Contrario al referendum Antonio Martuscello, sottosegretario all’Ambiente che ha dichiarato: “Se passasse questo referendum provocherebbe gravi problemi di gestione del sistema elettrico nazionale”. Contrario, fra gli altri, anche l’amministratore delegato dell’Enel, Paolo Scaroni.
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