SICILIA TV NOTIZIARIO
Edizione del 16/07/2018
Direttore Responsabile: Calogero Sorce


La Scala dei Turchi, uno dei più suggestivi siti naturali e paesaggistici della Sicilia e polo d'attrazione per il turismo proveniente anche da fuori i confini della Trinacria, è un bene che deve essere valorizzato sempre e che non può rimanere al buio e pertanto deve essere dotato di un adeguato impianto di illuminazione. A dirlo è il presidente regionale di Confcommercio Sicilia, Francesco Picarella, che lancia una proposta all'amministrazione comunale di Realmonte. ''Bisogna accendere i riflettori su quello che è ormai divenuto uno degli emblemi della nostra Regione'' -dice Picarella. L'appello è rivolto al sindaco Calogero Zicari e l'invito è quello di ''attivarsi immediatamente per avviare il necessario iter progettuale per dotare la scogliera di marna bianca -più famosa nell'Isola- di un'illuminazione artistica degna di questo nome''. ''Il rilancio turistico della nostra provincia passa anche e soprattutto attraverso la valorizzazione del territorio e dei siti d'interesse - afferma il presidente regionale di Confcommercio Sicilia -. Per tale scopo l'amministrazione Zicari può utilizzare i proventi degli incassi dalla tassa di soggiorno, risorse economiche utili per finanziare un impianto d'illuminazione e rilanciare l'immagine della Scala dei Turchi''. La marna realmontese, secondo l'opinione di Picarella, ha bisogno di un rilancio in quanto ultimamente è stata al centro di dibattiti sulla mancata fruizione (il riferimento è certamente rivolto alla chiusura di parte del sito per il rischio crolli) che non hanno certo giovato a promuovere l'attrattiva turistica del circondario.


Sarebbe stato colpito alla testa, in faccia e a una gamba. Emergono particolari dall'autopsia eseguita nei giorni scorsi sul corpo senza vita dell'agricoltore Costantin Pinau, il 37enne romeno ucciso a Naro, l'8 luglio scorso, in via Donnaligara. L'uomo sarebbe stato colpito con un bilanciere da palestra - una sorta di asta ricurva in acciaio - e probabilmente con una zappa. Le emorragie sarebbero state fatali per il 37enne. I presunti autori dell'assassinio sono stati rintracciati il giorno stesso del delitto. Il principale indagato è il 44enne Vasile Lupascu, anch'egli romeno, per il quale il gip del Tribunale di Agrigento Stefano Zammuto ha disposto la custodia cautelare in carcere. Ai domiciliari con applicazione del braccialetto elettronico la moglie Anisoara Lupascu, di 39anni, e il figlio Vladut Vasile Lupascu, di 19 anni. Ad aggravare la loro posizione, oltre all'accusa per l'omicidio del 37enne Costantin Pinau, c'è anche il tentato omicidio nei confronti della moglie della vittima che sarebbe stata ferita alle braccia anche con colpi di arma da taglio. Altra aggravante è la circostanza che il fatto delittuoso sarebbe stato compiuto per futili motivi. Dietro l'aggressione sfociata in omicidio infatti sembrerebbero esserci dissapori e rancori che nel tempo sarebbero sorti tra le due famiglie. A occuparsi dell'attività investigativa che subito portò all'arresto di Lupascu, della moglie e del figlio, sono stati i carabinieri, intervenuti dopo una segnalazione giunta al 112 alle 7 del mattino il giorno stesso dell'omicidio avvenuto in pieno centro a Naro.


È morto dopo quasi un mese dall'incendio nel quale rimase coinvolto e che allora lo ustionò gravemente. L'81enne Pietro Umberto Favata non ce l'ha fatta. L'incidente domestico avvenne nella notte del 18 giugno scorso, in via Vitaliano Brancati, al Villaggio Mosè. Pare che le fiamme si siano sviluppate nell'abitazione dell'anziano mentre questi stava cucinando. Sul posto, ricevuto l'allarme, accorsero le forze dell'ordine e i vigili del fuoco che ebbero un bel daffare per domare il fuoco. Alla fine, comunque, lo stabile andò praticamente distrutto. Il pensionato, una volta soccorso, era stato portato prima all'ospedale San Giovanni di Dio di c.da Consolida per poi essere trasferito al Civico di Palermo. Per l'81enne però non c'è stato più nulla da fare.


Quasi 200 cartucce per fucili da caccia e per revolver e due aste poggia mano per fucili da caccia sono state rinvenute e sequestrate dagli agenti della Sezione Anticrimine del Commissariato di Polizia di Canicattì, diretto dal vicequestore Cesare Castelli. I poliziotti - fanno sapere gli stessi - hanno ritrovato le munizioni e quant'altro nascoste in un casolare abbandonato di c.da Buccheri, nelle campagne di Canicattì. Questo ritrovamento segue quello dello scorso 29 giugno dove, nella stessa località ma in un altro luogo, erano state rinvenute altre armi e munizioni. Spetterà all'attività investigativa stabilire se ci sia un nesso che possa collegare questi due ritrovamenti. Intanto la Polizia fa sapere che sono in corso ulteriori accertamenti per risalire all'identità dei possessori delle armi e delle numerose munizioni. Il sequestro penale è stato convalidato dall'Autorità Giudiziaria, da accertare anche l'eventuale uso dell'arsenale in episodi delittuosi.


Attimi di paura, ieri, a Canicattì, quando un incendio è divampato all'interno di un appartamento affittato a una famiglia di migranti. A intervenire la polizia locale, gli agenti del locale commissariato e i vigili del fuoco. In un primo momento i soccorritori avrebbero messo in salvo - con l'aiuto degli abitanti della zona - la figlia della coppia, appena nata. Un poliziotto sarebbe intanto entrato nell'appartamento in fiamme per aiutare la giovane madre. Giunti i vigili del fuoco, il rogo è stato poi domato. Pare che sia stato un corto circuito all'impianto elettrico a causare l'incendio ma, fortunatamente, alla fine non si sarebbe registrata alcuna conseguenza per le persone.


Una casa popolare occupata abusivamente dovrà essere sgomberata. A disporlo il Comune di Porto Empedocle. Già nel giugno scorso era stato intimato alla famiglia che occupa abusivamente l'alloggio di piazza Pozzi di lasciare l'appartamento. Disposizione disattesa da questa famiglia; adesso arrivano ulteriori 15 giorni di tempo per effettuare lo sgombero. In caso di inottemperanza, si provvederà allo sgombero coattivo.


Guasto ieri per un treno in corsa sulla tratta Agrigento-Palermo con a bordo pendolari, turisti e studenti universitari. Il convoglio ferroviario, partito dalla stazione agrigentina, intorno alle ore 17.00 si è fermato e ha interrotto il suo viaggio diverse decine di metri prima della stazione di Roccapalumba-Alia. I passeggeri a bordo del treno, dopo un po', non hanno potuto far altro che prendere i propri bagagli e camminare a piedi, con l'afa e sotto il sole, verso la vicina stazione ferroviaria. I disagi per loro non sono però finiti lì. Gli stessi hanno dovuto aspettare diverse ore, almeno quattro, prima di potere riprendere il viaggio. Intanto nessun mezzo di trasporto alternativo è stato programmato. I passeggeri hanno lamentato disservizi e una condizione di generale e forte disagio. Pare inoltre che l'arresto forzato del treno lungo la tratta Agrigento-Palermo abbia causato disagi anche alla viabilità ferroviaria per le altre locomotive.


La Guardia Costiera di Licata salva quattro diportisti che, usciti in mare per una battuta di pesca, hanno perso l'orientamento, restando dispersi alla deriva. La segnalazione alla caserma della Guardia Costiera di Licata è pervenuta da un parente dei diportisti che ha comunicato di essere stato contattato telefonicamente dal fratello il quale si trovava a bordo della barca dispersa. Immediata la ricerca ad ampio raggio. Gli uomini della Guardia Costiera, prima che la batteria del cellulare dei diportisti si spegnesse, hanno consigliato agli stessi di avvicinarsi verso costa orientandosi con il sole. Avvicinatisi versa terra, sono stati avvistati da una unità commerciale che ha subito segnalato la posizione alla Guardia Costiera che a sua volta li ha individuati e tratti in salvo.


Lotta all' ''accampamento'' e controlli lungo le spiagge di San Leone da parte degli uomini della Capitaneria di Porto di Porto Empedocle e della Polizia Municipale di Agrigento. È scattata la sanzione per tre bagnanti che avevano posizionato delle tende da campeggio. Un'altra multa ha raggiunto invece un venditore ambulante che stava arrostendo pannocchie di mais su improvvisati barbecue. Siamo in piena stagione estiva e, a un mese dal ferragosto, cominciano a fioccare i primi illeciti derivanti da cattive abitudini lungo le spiagge, ma anche le prime relative sanzioni.


Continua la caccia agli incivili che abbandonano i rifiuti per strada. La Squadra di Vigilanza Ambientale istituita dal Comando della Polizia Locale di Agrigento nelle ultime ore ha identificato altri tre ''lanciatori seriali'' di immondizia, attraverso le telecamere disposte in luoghi ''sensibili''. Ai trasgressori è stata elevata una sanzione di 500 euro. Le immagini fornite dal Comune di Agrigento riprendono una strada dove alcuni cittadini, insensibili alle norme del vivere civile, hanno pensato bene di liberarsi dei rifiuti senza però sapere di essere ripresi dalle telecamere nascoste.


''Non era mai accaduto che in così poco tempo alla Regione Siciliana fossero mandati in appalto progetti per 101,5 milioni di euro''. A parlare è il governatore della Sicilia Nello Musumeci. Negli ultimi sei mesi sono stati aggiudicati o sbloccati in Sicilia lavori per oltre 100 milioni di euro. È questo il bilancio della struttura per il dissesto idrogeologico guidata dal presidente Musumeci. Gli uffici avrebbero proceduto infatti a dare corso a 42 interventi in tutta l'Isola. In un caso i lavori sono già stati ultimati mentre in due sono ancora in corso. Cinque le gare aggiudicate mentre otto sono le procedure in corso di aggiudicazione. Per ventisei interventi, infine, le procedure sono ancora aperte. ''Abbiamo impresso un'accelerazione -ha affermato Musumeci- e di questo voglio ringraziare gli uffici coordinati dall'ingegnere Maurizio Croce per l'impegno profuso. Un modello virtuoso che auspico possa essere d'esempio per altre strutture regionali, soprattutto in vista delle scadenze di fine anno sulla spesa dei Fondi europei''.


Una pedana lunga 90 metri collocata in località Marinella consentirà ai disabili di poter accedere alla spiaggia di Porto Empedocle. La pedana è diventata una realtà dopo la raccolta fondi organizzata nel corso dell'evento voluto dalla Aissut Surf School nell'estate 2017, Azzurro Beach Festival. ''Oggi è un bel giorno per Porto Empedocle! - ha commentato il sindaco Ida Carmina. Grazie alla condivisione di un obiettivo condiviso di solidarietà abbiamo la pedana per l'accesso dei cittadini diversamente abili in spiaggia''. A contribuire all'acquisto della pedana anche l'amministrazione e il presidente del consiglio comunale empedoclino che hanno rinunciato a una parte della loro indennità. A giorni la pedana verrà perfezionata e si svolgerà una ufficiale cerimonia di inaugurazione.


È stata ufficialmente ingaggiata dalla SEAP Pallavolo Aragona, neopromossa in serie B2, la schiacciatrice pugliese Ilenia Cammisa. L'atleta, classe 1995, alta un metro e ottanta, originaria di Altamura, proviene dalla Lp Pharm Napoli di B2. Cammisa, nonostante la giovane età, è considerata una delle più forti schiacciatrici della pallavolo italiana.


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