SICILIA TV NOTIZIARIO
Edizione del 05/07/2018
Direttore Responsabile: Calogero Sorce


288mila accessi nei primi sei mesi del 2016; 356mila sempre nei primi sei mesi, ma del 2017, 417mila nello stesso periodo del 2018. Non vuole arrestarsi il boom di visite al sito archeologico della Valle dei Templi, che sembra non accontentarsi del già ottimo bilancio con cui ha chiuso l'anno passato che gli è valso il primo posto tra le aree archeologiche gestite dalla Regione per numero di ticket staccati all'ingresso, sorpassando anche il Teatro Antico di Taormina. Tra il primo gennaio e il 30 giugno del 2017 e lo stesso periodo di quest'anno si è registrato un aumento di 61mila accessi, pari a un + 17% circa. 61mila turisti e visitatori in più che hanno percorso i luoghi più iconici dell'antica Akragas. Il trend positivo di quest'anno, in paragone con quelli passati, d'altronde è stato confermato praticamente ogni mese. E adesso, con il periodo estivo, tra bel tempo e visite notturne, la Valle si trova ad affrontare uno dei momenti più floridi per accogliere gli interessati. Intanto il sito continua a registrare accessi su accessi. Il dato negli ultimi anni è andato sempre a crescere, superando di volta in volta il record precedente. Nel 2017 la Valle ha visto circa 885mila presenze. Fin da subito si era pensato, e forse si è sulla buona strada, che in questo 2018 si potrà raggiungere lo storico traguardo del milione di ingressi al sito archeologico.


Si sarebbe seduto sul cornicione di un edificio, minacciando di buttarsi giù. Il fatto è successo a Favara, ieri pomeriggio, in una traversa di via Capitano Callea. Pare che l'intenzionato a compiere lo sconsiderato gesto fosse un giovane straniero. Lanciato l'allarme, forse da qualche passante accortosi della situazione a dir poco tesa, sul posto si sono precipitati personale del 118 e i Carabinieri, quelli del Nucleo Operativo e Radiomobile di Agrigento. Il ragazzo sarebbe stato convinto a scendere proprio dagli operatori del 118 per poi essere accompagnato in ospedale. Presenti ieri, oltre ai Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della città dei templi, anche i colleghi della Tenenza di Favara.


È lutto cittadino oggi a Porto Empedocle dopo la morte di Marco Ferrera, il 37enne capitano della squadra di calcio ''Empedoclina''. Questo pomeriggio alle ore 16.00 i funerali in chiesa Madre. Ferrera era rimasto vittima di un incidente stradale avvenuto all'alba di domenica scorsa in via Luca Crescente. Si trovava a bordo di una moto e stava rientrando a casa dopo aver festeggiato il compleanno quando è andato a impattarsi contro un muro. Intanto a Porto Empedocle si pensa di collocare una targa o intitolare la tribuna dello stadio proprio al capitano Marco Ferrera.


I NAS, ieri pomeriggio, hanno chiuso e sgomberato la postazione del 118 di Cammarata. L'Azienda non si sarebbe premurata di trovare una soluzione alternativa e gli operatori addetti al servizio hanno allora trascorso la notte in auto. Lo fa sapere CIMO Sicilia. Secondo quanto reso noto sui social dal sindacato dei medici, più volte la Segreteria Aziendale CIMO avrebbe segnalato ai vertici aziendali e all'assessorato il degrado di diverse strutture dell'Asp e i problemi legati alla sicurezza dei luoghi di lavoro, ma con scarsi risultati. I NAS avrebbero effettuato controlli, rilevando una serie di irregolarità. Dal CIMO fanno sapere che, piuttosto che dare risposta alle criticità comunicate, ''si è preferito attendere l'intervento dei NAS e arrivare alla chiusura della postazione del 118 per far finire sotto i riflettori i problemi segnalati''. ''Gli operatori del 118 - si legge sulla pagina social di CIMO Sicilia - hanno trascorso la notte scorsa in auto, in assenza di locali di appoggio in cui stazionare con un minimo di dignità, neanche fossero terremotati''.


I giudici della Suprema Corte hanno rigettato il ricorso presentato dai difensori. Resta in carcere l'ex sindaco di San Biagio Platani, Santo Sabella, arrestato lo scorso 22 gennaio nell'ambito dell'operazione antimafia denominata ''Montagna'' eseguita dai Carabinieri. La difesa chiedeva la rimessa in libertà di Sabella e l'annullamento dell'ordine di custodia che era stato emesso nei suoi confronti dal gip del Tribunale di Palermo e poi confermato dal riesame. Adesso arriva la ''riconferma'' da parte della Cassazione che rende definitiva l'ordinanza cautelare e dispone il carcere per l'ex sindaco. L'accusa con la quale, lo scorso gennaio, è stato arrestato l'ex primo cittadino di San Biagio Platani è quella di concorso esterno in associazione mafiosa. Sabella si dimise dalla carica di sindaco proprio in seguito al suo coinvolgimento nell'operazione ''Montagna'', che avrebbe assestato un duro colpo ai mandamenti e alle famiglie mafiose del territorio agrigentino. Secondo le accuse, Santo Sabella avrebbe stretto un accordo con il presunto capomafia del paese, Giuseppe Nugara. Gli avrebbe fatto dei favori, tra i quali piccoli appalti e posti di lavoro assegnati a persone a lui vicine, in cambio di voti e di un sostegno elettorale in vista delle amministrative del 2014. Secondo la difesa, invece, non ci sarebbe stato alcun patto e tra i due non ci sarebbero stati che ''normali rapporti all'interno di un piccolo paese dove ci si conosce tutti''. Intanto a San Biagio Platani lo scorso 10 giugno doveva essere tempo di nuove elezioni cittadine. Al Municipio però, fino al termine ultimo per la presentazione delle liste, nessuno ha manifestato la volontà di concorrere alle Comunali. Lo scorso mese l'assessorato agli Enti locali ha dunque nominato il commissario straordinario che guiderà il Comune di San Biagio Platani. Si tratta di Filippo Gagliano, dirigente dell'ufficio ispettivo del dipartimento delle Autonomie locali, che già in passato ha avuto esperienze del genere. Il commissario straordinario manterrà la carica e i poteri degli organi comunali - sindaco, Giunta e Consiglio - fino a prossime elezioni oppure fino allo scioglimento dell'ente per infiltrazioni mafiose.


Il patteggiamento della pena è stato ratificato: un anno, un mese e dieci giorni di reclusione per il favarese 23enne Vincenzo Crapa, arrestato il 5 settembre del 2016 dopo che la Polizia aveva scoperto una coltivazione di droga nel suo terrazzo. La vicenda giudiziaria per il giovane favarese giunge dunque al termine. La sentenza è stata ratificata dal gup Alessandra Vella dopo che il difensore del 23enne, l'avvocato Salvatore Cusumano, ha raggiunto l'accordo per il patteggiamento con il pubblico ministero Simona Faga. Crapa era stato arrestato dalla Squadra Mobile durante un'operazione di controllo del territorio. In una palazzina diroccata nella sua disponibilità, in un quartiere popolare di Favara, erano stati trovati una quindicina di vasi con piante di marijuana e il materiale necessario per coltivarle. Il giovane era stato denunciato anche per furto di energia elettrica - secondo quanto sostiene l'avv. Cusumano - perché il contatore sarebbe stato alterato.


Per l'ex comandante della polizia municipale di Agrigento, Cosimo Antonica, il Comune sapeva del rischio tanto che, sollecitato dal Genio Civile e dall'Arpa, il 5 aprile del 2011 - tre anni prima l'incidente - diffidò i proprietari dei terreni a metterli in sicurezza visto che le infiltrazioni di acqua erano state segnalate anche dall'amministratore del condominio. È questa, in sintesi, l'audizione dell'ex comandante della Locale di Agrigento avvenuta ieri nel corso del processo per il crollo del costone sul palazzo Crea, avvenuto il 5 marzo del 2014 in viale Della Vittoria, nella città dei templi. La vicenda processuale è ripartita daccapo davanti al giudice monocratico Manfredi Coffari. Le cause dell'azzeramento sarebbero da ricercarsi in un ''cambio di giudice''. Il magistrato Rosanna Croce, davanti alla quale si stava celebrando il processo, nelle prossime settimane lascerà l'ufficio agrigentino per il tribunale di Torino e dunque non avrebbe potuto completare il dibattimento relativo alla vicenda del palazzo Crea. La difesa degli imputati, inoltre, non avrebbe acconsentito all'utilizzo degli atti precedenti. Tutto da rifare, dunque, con tanto di questioni preliminari che tanto delicatamente avevano sancito i primi lenti passi del processo. Tra queste, anche la posizione dell'ex comandante della municipale Cosimo Antonica. La difesa dell'ex sindaco di Agrigento, Marco Zambuto, avrebbe sostenuto - come aveva già fatto in passato, prima dell'azzeramento - che Antonica potrebbe essere ''indagabile'' in quanto si sarebbe dovuto occupare di mettere in sicurezza l'area visto che ai tempi era il capo della Polizia Locale e ricopriva incarichi di protezione civile.


Sequestrati due diversi esemplari di tonni per un totale di circa 60 kg di prodotto ed elevate sanzioni amministrative per un totale di 9.500 euro. Questo è il bilancio dell'attività di controllo svoltasi l'altra notte a Licata da parte della Guardia Costiera. Durante il controllo e il monitoraggio i militari hanno accertato la presenza in commercio di prodotto ittico privo di qualsiasi elemento che ne garantisse la tracciabilità. Il Comandante Pilogallo, nell'esprimere soddisfazione sia per l'ottimo lavoro fatto dai militari dell'Ufficio Circondariale Marittimo di Licata sia per il risultato raggiunto durante l'attività di controllo, raccomanda all'utenza di accertarsi, prima del consumo, che il prodotto ittico sia conforme a quanto prevede la normativa in tema di tracciabilità e provenienza.


Una Lancia Y, un autocarro Daily e due motocicli Piaggio sono stati affidati in custodia giudiziale dalla sezione Misure di prevenzione del tribunale di Caltanissetta al Municipio di Palma di Montechiaro. Si tratta di beni sequestri a persone diverse. La legge infatti prevede che i beni mobili sequestrati, anche se iscritti in pubblici uffici, possono essere affidati dal tribunale in custodia giudiziale agli enti territoriali per finalità di giustizia, di soccorso pubblico, di protezione civile o di tutela ambientale. All'inizio del mese l'Agenzia nazionale dei beni confiscati alla mafia aveva trasmesso al Comune di Palma il decreto di assegnazione anche di una Fiat Panda.


Perché, anziché sostenere i costi per la distruzione dei natanti utilizzati dai migranti per effettuare i cosiddetti ''sbarchi fantasma'', non riutilizzare queste barche? È questa l'idea dell'associazione ambientalista MareAmico che fa sapere di avere proposto al Governo italiano di modificare una circolare per permettere l'attuazione di questa iniziativa. ''Tale modifica - scrive il responsabile dell'associazione, Claudio Lombardo - azzererebbe i costi della distruzione delle barche utilizzate dai migranti per attraversare il Mediterraneo, eviterebbe l'inquinamento ambientale e paesaggistico delle spiagge del sud della Sicilia e della Sardegna per la presenza di questi relitti e permetterebbe l'attivazione di un grosso numero di occupati nel settore turistico/ambientale''. Insomma, secondo il parere di MareAmico, riutilizzare questi natanti sarebbe un tutto di guadagnato, sia in termini di risparmio per lo ''smaltimento'' delle imbarcazioni sia per una questione di decoro e di ambiente. La prospettiva auspicata è inoltre che gli interventi di recupero di queste barche - che da mezzo per compiere illeciti potrebbero diventare una risorsa - possano dare lavoro all'indotto artigianale e una spinta al suo sviluppo. ''Giova ricordare - concludono dall'associazione ambientalista - che questa modifica sarebbe a costo zero per lo Stato, anzi a saldo positivo!''.


Sino al prossimo 30 settembre sarà commissario straordinario del Libero Consorzio Comunale di Agrigento. Parliamo del dott. Girolamo Alberto Di Pisa, a cui è stato prorogato l'incarico da parte del Presidente della Regione Nello Musumeci su proposta dell'assessore alle autonomie locali e la funzionaria pubblica Bernadette Grasso. Il decreto di proroga è stato adottato al fine di evitare interruzioni nell'attività amministrativa dell'ente. Prevede una durata massima dell'incarico che non potrà superare il 30 settembre prossimo, in attesa della definizione del procedimento elettorale attualmente al vaglio della Corte Costituzionale e dell'insediamento degli organi degli Enti di Area vasta. Di Pisa era stato nominato commissario lo scorso 31 gennaio.


Continua il Concorso Girgenti in fiore 2018. L'invito è quello di curare ogni angolo, vie e vicoli, piazze, scale, e trasformare l'antico centro storico della città dei Templi in un borgo, odoroso di piante aromatiche, fiori, siepi che regalino frescura e benessere. In questi giorni è stata proclamata la giuria che assegnerà i premi. Una rosa di docenti e collaboratori dell'Accademia di Belle Arti di Agrigento diretta da Alfredo Prado, che ha lanciato l'iniziativa. La commissione giudicatrice, presieduta da Mariangela Iovino, è così composta: Angela Arrigo, Michele Astuto, Domenico Boscia, Carmelo Capraro, Daniela Gambino, Simona Iannicelli, Virna Paolocà. Per mettersi in gioco, c'è tempo fino al 16 luglio. La partecipazione è gratuita e le schede di adesione si possono ritirare presso la sede dell'Accademia Michelangelo in via Bac Bac 7. I riconoscimenti promettono di continuare l'abbellimento floreale della città. Il primo premio infatti consiste in un buono di 500 euro da spendere presso un vivaio. Il secondo in uno di 300 e il terzo di 200 euro. Si consegneranno, a insindacabile giudizio della commissione, il 29 agosto prossimo.


È stato denominato ''5.30 Virtual 2018'' perché il tragitto della camminata ha una lunghezza di 5,30 chilometri. L'evento podistico - che avrà luogo in diverse parti del mondo e con il quale si vuole promuovere un sano stile di vita nel contesto in cui la gente vive e lavora - si terrà anche a Favara. A promuoverlo a livello locale le società Asd Favara Runners e Asd Fradici Runners. L'appuntamento per gli interessati è domani, venerdì 6 luglio, alle ore 5.00 del mattino in piazza Cavour. La camminata avrà inizio, ''ovviamente'', alle ore 5.30. Il percorso comprende varie vie e luoghi, tra i quali piazza della Vittoria, l'Itria, la collina San Francesco, corso Vittorio Veneto, via Roma e ancora altre location. Si arriverà infine di nuovo in piazza Cavour. Gli appassionati che parteciperanno hanno versato una quota di 5,00 euro che - fanno sapere gli organizzatori - servirà per costituire un fondo per l'acquisto di un defibrillatore da donare alla città di Favara e da collocare in un luogo frequentato da tutti e di facile accesso.


Mostra d'arte conclusiva del corso di pittura ''Arte in corso'' domani, venerdì 6 luglio, alle ore 18.00 presso ''Il Giardino degli artisti'', nei pressi di Ortus. Saranno presenti i corsisti -che esporranno i loro lavori- e la loro insegnante, la pittrice Amelia Russello. Durante l'iniziativa verranno consegnati degli attestati di partecipazione al corso e dei premi. A conclusione un gran buffet di dolci artigianali. L'invito a partecipare alla cerimonia è rivolto a tutti.


Fine di questa edizione di SICILIA TV NOTIZIARIO
Visiona un altro tg
Pubblicità
Stampa
Home Page
Le edizioni del Notiziario sono curate dalla redazione giornalistica di Sicilia TV