SICILIA TV NOTIZIARIO
Edizione del 02/07/2018
Direttore Responsabile: Calogero Sorce


FavaraFa è stata arte con artisti locali che con la loro bravura hanno saputo intrattenere e stupire i presenti; è stata anche cultura teatrale con recitazioni; è stata canto con giovani promettenti che si sono esibiti nelle diverse piazze cittadine; è stata ballo che ha coinvolto diverse persone; ma semplicemente Favara Fa ha voluto rivitalizzare posti e luoghi del centro storico della città. Si è conclusa l'iniziativa promossa dal Comune di Favara e dall'associazione AIDO. Nella due giorni, che ha visto festeggiare gli 8 anni dalla nascita di Farm Cultural Park, diverse persone hanno partecipato alle svariate iniziative sparse nei diversi quartieri. Coinvolti piazza della Pace, piazza della Vittoria e ancora piazza Cairoli, piazza dei Vespri, piazza Cavour e piazza Garibaldi. È stato bello vedere in quest'ultima piazza, purtroppo spesso dimenticata e isolata, come si può riuscire a rivitalizzarla con della semplice musica e del canto. Noi sabato sera eravamo lì e abbiamo assistito alla perfomance del gruppo composto da Miriam, Mariella e i musicisti Gerlando, Giacomo, Salvatore e Vincenzo. Sono riusciti anche a coinvolgere i presenti. Chi con il canto chi con la musica chi con il ballo ha riportato un po' di armonia in quella che un tempo era una piazza vissuta. Anche la centrale piazza cittadina, piazza Cavour, ha ospitato iniziative: presente sabato sera anche il deputato nazionale Michele Sodano. Alla due giorni non poteva mancare il gruppo folk che ha animato le serate facendo tappa nei diversi quartieri della città. Favara fa è stata anche tradizione con l'immancabile Ape Calessina che ha offerto la grattatella. Bella l'idea di far rivivere i quartieri, un plauso va quindi agli ideatori. Molte cose però sono da migliorare, in diversi ci hanno detto che l'iniziativa è stata poco pubblicizzata, basti vedere che il manifesto è stato diffuso qualche ora prima dell'inizio dell'evento, e che probabilmente è stata troppo dispersiva. Ovviamente chi ha optato per il centro storico difficilmente è riuscito a raggiungere piazza della Pace e viceversa. Favara Fa si è quindi conclusa. L'iniziativa sarà probabilmente riproposta nei prossimi mesi e ci auguriamo che gli errori della prima edizione non si ripetano anche nelle prossime edizioni.


Omicidio a Favara Ovest, territorio di Agrigento. Raggiunto da diversi colpi di pistola un anziano 73enne. Si tratta di Baldassare Contino. Il fatto è avvenuto stamattina in via Felice da Sambuca, in c.da Caltafaraci, alle spalle della campagna del Collegio di Maria, da qualche tempo adibito a centro di accoglienza per immigrati. Non chiaro ancora cosa sia accaduto con precisione, ma pare ci sia stata una lite per questioni di confini di terreno. Il 73enne si trovava a bordo di un piccolo trattore con rimorchio quando è stato raggiunto da colpi di arma da fuoco. Secondo una primissima ricostruzione dei carabinieri, Contino si sarebbe scagliato contro quello che poi sarebbe stato il suo assassino a colpi d'ascia e quest'ultimo, rimasto ferito, avrebbe esploso alcuni colpi con una vecchia revolver calibro 38, per poi scappare. Ad assistere alla scena ci sarebbe stato un passante, forse un vicino di campagna che è stato portato in caserma per essere interrogato. Il presunto assassino è stato già individuato dai carabinieri. Si tratta di Vincenzo Galiano di 79 anni. Sul posto stamattina anche la sezione scientifica dei Carabinieri e gli agenti della Volanti della Questura di Agrigento. Terminati i rilievi, il corpo senza vita del 73enne è stato poi portato via in auto funebre.


Stava tornando da una serata di musica e festa insieme ad amici e cari quando la moto sulla quale era a bordo si è schiantata contro un muretto. Tragica fine per il 37enne Marco Ferrera, l'incidente gli è costato la vita. Il fatale incidente è avvenuto ieri, all'alba. Erano circa le ore 4.30 del mattino e il giovane aveva appena festeggiato il suo compleanno in un locale della movida agrigentina. A bordo del suo motore - in via Luca Crescente, a San Leone, pare con direzione Agrigento - avrebbe perso il controllo del mezzo, andando a impattare contro un muretto e perdendo la vita. Sul posto, per i rilievi di rito, gli uomini della Polizia Stradale e della sezione ''Volanti'' di Agrigento. Spetterà a loro, laddove possibile, ricostruire la dinamica dell'incidente mortale. Marco Ferrera, che svolgeva l'attività di assicuratore, è un volto conosciuto ad Agrigento e Porto Empedocle anche per la sua passata carriera calcistica. Centrocampista e tifoso della Lazio, è stato per un certo periodo anche capitano della squadra di Porto Empedocle che milita in Prima Categoria. Tra i tanti messaggi di addio e di cordoglio indirizzati all'ex capitano dell'Empedoclina calcio, infatti, non sono mancati anche quelli di esponenti del mondo calcistico e quelli dei suoi ex compagni di squadra.


Le fiamme hanno distrutto l'automobile. Ad andare a fuoco in via Dell'Ulivo, a Siculiana, è stata una Fiat Stilo di proprietà di un 65enne, cuoco di professione. Nella notte tra venerdì e sabato scorsi, intorno all'una e un quarto, la segnalazione ai vigili del fuoco che, accorsi sul posto , hanno dovuto lavorare per oltre un'ora al fine di avere la meglio sul rogo. Irrimediabilmente danneggiata, comunque, l'automobile. Sul posto anche i Carabinieri della stazione di Siculiana e del nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Agrigento. Una volta estinte le fiamme, l'area è stata perlustrata dai militari. In via Dell'Ulivo, nei pressi della Fiat Stilo divorata dall'incendio, non sarebbero state trovate tracce di liquido infiammabile o taniche sospette. Non chiare, dunque, le cause scatenanti delle fiamme. Spetterà all'attività investigativa accertare le dinamiche e capire la natura del rogo.


Furto aggravato in concorso. È questa l'ipotesi di reato con la quale sono stati arrestati quattro romeni, due le donne, tutti residenti a Canicattì. Si tratta di Elena Dragomir, 40 anni, Coca Dospin, 45 anni, Stefan Dragomir, 38 anni e Daniele Dospin, 34 anni. A entrare in azione - ieri, intorno all'ora di punta - sono stati i poliziotti della sezione ''Volanti'' che, durante un controllo al Villaggio Mosè, hanno notato una Fiat Punto bianca mentre si aggirava in zona, dove ci sono diversi esercizi commerciali. Gli agenti, perquisendo il mezzo, avrebbero trovato nel cofano dell'auto attrezzi utili per l'effrazione, numerosi alcolici, prodotti per l'igiene personale, abbigliamento vario e due trapani ancora confezionati. Dalle verifiche sarebbe emerso che la merce sarebbe stata poco prima rubata da supermercati ed esercizi commerciali. Due degli stranieri sarebbero stati trovati inoltre in possesso rispettivamente di 480 e 935 euro, somme per le quali non avrebbero saputo dare una giustificazione circa la provenienza. In un caso i soldi sarebbero stati trovati all'interno del reggiseno. Gli agenti hanno dunque esteso le perquisizioni anche alle abitazioni dei quattro, rinvenendo altra refurtiva e con evidenti forzature della placca antitaccheggio. Accertamenti sono in corso per stabilire la provenienza della merce.


Nella notte tra lunedì e martedì scorsi l'incidente stradale, fatale per il 22enne. Ieri sera la salma è arrivata all'aeroporto Falcone-Borsellino di Palermo e poi a Ribera, dove domani si celebreranno i funerali. La comunità delle città delle arance piange il 22enne Filippo Antonio Migliorino, il giovane riberese che da circa un anno si trovava a Firenze dove lavorava come cuoco. Ed è proprio nel capoluogo toscano che Migliorino ha perso la vita. Sarebbe passato per un incrocio, con lo scooter, con il semaforo rosso. In quel momento stava passando anche una Fiat Punto, violento l'impatto. Come detto, domani i funerali di Filippo Antonio Migliorino. ''Purtroppo a Ribera, negli ultimi anni, troppi giovani hanno perso la vita in incidenti stradali - ha detto il sindaco riberese, Carmelo Pace - e io parteciperò ai funerali per manifestare il cordoglio mio personale e della città alla famiglia che conosco bene. Sono miei vicini di casa. Il padre è un operaio, un gran lavoratore. Davvero una tragedia immensa - conclude il primo cittadino - per questa famiglia e per tutta la comunità riberese''.


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