SICILIA TV NOTIZIARIO
Edizione del 28/06/2018
Direttore Responsabile: Calogero Sorce


È stato uno scrittore, è stato poeta, è stato drammaturgo e il suo genio ha prodotto opere che rimangono oggi tra le più memorabili del panorama letterario e teatrale, italiano e mondiale. Oggi, ma nel 1867, nasceva in quella che allora era ''Girgenti'' uno dei figli più illustri della nostra terra. Stiamo parlando di Luigi Pirandello, insignito del Premio Nobel per la letteratura nel 1934. Pirandello è stato una delle menti che forse meglio hanno saputo trasporre su carta la crisi dell' ''io'' caratteristica del ‘900. Dai primi romanzi, forse il più celebre è ''il fu Mattia Pascal'', a ''Uno, nessuno e centomila'', lo scrittore siciliano matura ed espone in letteratura - influenzato anche dalle correnti filosofiche del tempo - una accurata analisi della vita umana che altro non è che un contrasto tra il sé interiore, un irrazionale e continuo divenire, e le maschere nelle quali si tenta di dare una immagine fissa della propria persona, nelle quali in realtà nessuno può riconoscersi. L'umorismo, l'incomunicabilità. Questi e altri temi brillantemente esposti da Pirandello nel tempo sono stati oggetto di studio da parte della critica letteraria. Una figura, quella del drammaturgo agrigentino, tanto importante da dare il nome anche a vie, piazze e teatri e che da oltre un secolo si aggiunge alle eccellenze della Trinacria, non solo un'isola che ospita bellezza e storia ma anche genio e inventiva. Oggi ricorre il 151esimo anniversario della nascita di Luigi Pirandello e per l'occasione varie iniziative sono state organizzate ad Agrigento per omaggiare il ''suo'' letterato. Oggi, alle ore 17.00, estemporanea a cura dell'Accademia di Belle Arti ''Michelangelo'' tra piazza Pirandello e il Belvedere Modugno sul tema: ''Luoghi pirandelliani nell'antica Girgenti''.


Blitz antimafia stanotte tra Favara, Raffadali, San Biagio Platani, Santa Elisabetta e alcuni paesi della provincia di Palermo. In manette sono finiti soggetti che nel febbraio scorso erano stati messi in libertà dopo l'imponente operazione denominata in codice ''Montagna'' messa in campo nel mese di gennaio. 10 le ordinanze di custodia cautelare in carcere eseguite nei confronti di elementi di vertice di famiglie mafiose di ''Cosa Nostra'' dai carabinieri del Comando Provinciale di Agrigento su ordinamento della Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo. Sono ritornati in carcere: Antonino Vizzì di 63 anni di Raffadali che avrebbe retto la famiglia mafiosa di Raffadali, Vincenzo Cipolla di 56 anni e Raffaele La Rosa di 40 anni, entrambi di San Biagio Platani e appartenenti alla famiglia mafiosa di San Biagio; e ancora: Raffaele Salvatore Fragapane di 40 anni di Santa Elisabetta, ritenuto dagli inquirenti appartenente alla famiglia mafiosa del paesino, e Luigi Pullara, 54enne di Favara. Secondo la DDA Pullara è al vertice della famiglia mafiosa della città dell'agnello pasquale; Angelo Di Giovanni 46 anni e Giuseppe Vella di 37 anni, sempre di Favara, sono ritenuti appartenenti alla famiglia mafiosa locale. Coinvolti nelle ordinanze di custodia cautelare in carcere anche i palermitani Vincenzo Pellitteri di 66 anni di Chiusa Sclafani, Giovanni Gattuso di 62 anni di Castronovo di Sicilia, entrambi ritenuti reggenti delle famiglie mafiose dei loro paesi, e Franco D'Ugo di 52 anni di Palazzo Adriano, ritenuto appartenente alla famiglia mafiosa. Per loro l'accusa è di ''associazione di tipo mafioso armata'' finalizzata alle estorsioni. Il blitz è stato eseguito nel cuore della notte da oltre 100 militari, supportati da un elicottero, da unità cinofile e dallo Squadrone Eliportato Carabinieri Cacciatori di Sicilia. L'operazione, scaturita da attività investigative effettuate nel periodo febbraio/maggio 2018, ha di fatto inflitto un ulteriore duro colpo agli attuali assetti di ''Cosa Nostra''. Secondo quanto documentato dagli inquirenti, gli odierni arrestati sarebbero coinvolti in estorsioni, tentate e consumate, ai danni di 7 società appaltatrici di opere pubbliche di ingente valore. Ulteriori elementi di prova sono stati forniti da un nuovo collaboratore di giustizia, convintosi a dare il suo contributo proprio dopo essere stato arrestato nel gennaio scorso nell'ambito dell'operazione ''Montagna''. Numerose le perquisizioni effettuate alla ricerca di droga e armi.


Sarebbero venuti alle mani, scatenando una rissa in pieno centro, in mezzo alla strada, nelle adiacenze della chiesa Madre, il tutto sotto gli occhi allibiti di alcuni passanti. Nei guai tre immigrati, due nigeriani di 30 e 25 anni, e una donna camerunense di 23 anni. Gli stranieri sono stati arrestati con l'accusa di ''Rissa, lesioni personali e Resistenza a pubblico ufficiale'' e, una volta convalidato l'arresto, gli è stata imposta la misura dell'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. Il fatto è successo in corso Crispi, a San Giovanni Gemini. La rissa tra i tre sarebbe scaturita da una discussione di cui non sono ancora chiari i motivi, fatto sta che qualche preoccupato cittadino ha allertato telefonicamente il 112. A intervenire sono stati i militari della Compagnia di Cammarata. All'arrivo dei carabinieri la zuffa tra i tre immigrati era ancora in corso. Nel tentativo di separare i partecipanti al tafferuglio, uno dei carabinieri - secondo la ricostruzione ufficiale del Comando Provinciale dell'Arma - è stato colpito a un braccio, riportando una leggera contusione. Feriti anche i tre rissaioli, ma le lesioni non sarebbero gravi.


Furto in appartamento in via Ferdinando Magellano, a San Leone. Ignoti, approfittando della momentanea assenza dei padroni di casa, di proprietà di un impiegato, si sarebbero introdotti all'interno dell'abitazione portando via un computer e qualche centinaio di euro. I proprietari dell'immobile, una volta rientrati a casa e fatta la spiacevole scoperta, non hanno potuto fare altro che segnalare il furto ai carabinieri.


È stata sospesa per 30 giorni la licenza di somministrazione di alimenti e bevande per un locale di Agrigento, il quale si è visto costretto a interrompere l'attività. Il provvedimento, disposto dal Questore di Agrigento ed eseguito dal personale della Divisione Polizia Amministrativa e Sociale della Questura, giunge dopo ripetuti controlli e verifiche presso l'esercizio pubblico. Nel corso di questi sarebbe stata riscontrata la presenza all'interno del locale di persone extracomunitarie irregolari, aventi pregiudizi di polizia (essendo cioè volti non nuovi agli agenti). I poliziotti avrebbero accertato anche come all'interno dell'esercizio venissero organizzate serate musicali e danzanti senza le necessarie autorizzazioni e ci fossero volumi troppo alti oltre anche l'orario consentito. I poliziotti avrebbero anche notato, nello spazio antistante il locale, un numero consistente di immigrati in condizioni di ebrezza alcolica, con bottiglie di vetro e bicchieri con bevande alcoliche. In un controllo all'interno del locale, con l'ausilio di unità cinofile dei finanzieri, sarebbe stata rinvenuta anche una modesta quantità di hashish, nascosta sotto due divani. I controlli degli agenti sono stati effettuati a seguito di diverse richieste d'intervento arrivate al ''113'' da cittadini che lamentavano volumi troppo alti e disturbo della quiete pubblica.


Sono stati sorpresi in 12. 12 furbetti dediti all'abbandono indiscriminato del sacchetto indifferenziato per strada sono stati ''pizzicati'' dagli uomini del corpo Forestale del distaccamento di Agrigento. Gli sporcaccioni sono stati sorpresi in c.da Fondacazzo; per loro multe salate. Ad Agrigento continuano le azioni di contrasto agli incivili che non vogliono stare alle regole. Una lotta senza quartiere, che vede impegnati uomini appartenenti alla Forestale, alla Polizia Municipale e ad altre forze dell'ordine.


Ad oggi nessun ''Tavolo tecnico'' -che dovrebbe occuparsi di monitorare la gestione del Servizio Idrico Integrato nel territorio comunale favarese- risulterebbe essere costituito. Lo si evince da una nota protocollata proprio oggi dal coordinamento ''Titano'' a firma di Gaetano Milioto che reitera alla sindaca la richiesta della determina di costituzione del ''Tavolo Tecnico''. In pratica giorni fa si è svolto un incontro al Comune dove si sarebbe dovuta formalizzare la costituzione del tavolo tecnico e che a distanza di 10 giorni da quell'incontro però non vi sarebbe ancora alcuna delibera che ne sancisca l'effettiva costituzione. O per lo meno non ne è a conoscenza il coordinamento Titano che appunto chiede alla sindaca -che si era impegnata di emetterla entro il 18 giugno scorso- copia della determina. Ricordiamo che il compito del Tavolo Tecnico è anche quello di rilevare eventuali disfunzioni e/o inadempienze del servizio idrico integrato. Inoltre nella nota protocollata oggi al Comune, il coordinamento Titano sostiene che il sindaco non avrebbe permesso la presenza di un loro rappresentante all'incontro con i vertici di Girgenti Acque svoltosi lunedì scorso nella sede comunale ma di averlo fatto solo con l'associazione Konsumer. Il coordinamento Titano chiede infine al sindaco di emettere determina dell'atto di costituzione del ''Tavolo Tecnico'' e di essere ricevuti con i propri legali e tecnici -prima del successivo incontro con Girgenti Acque- al fine di prospettare le diverse criticità della gestione del Servizio Idrico Integrato, ad oggi non tutte trattate durante le riunioni svolte, e gli studi e soluzioni tecniche e giuridiche individuate.


Intervento di ripristino della conduttura fognaria di vicolo delle Muse, a Favara, che fa angolo con il ben più noto corso Vittorio Veneto, all'altezza di piazza della Libertà, zona conosciuta come ''conzu''. Da ieri operai di Girgenti Acque si sono messi al lavoro per sistemare la rottura del canalone. Un guasto, quello di vicolo delle Muse, che da diverso tempo costituisce un serio disagio per gli abitanti del posto i quali, nel corso dei mesi, più volte hanno contattato la nostra redazione per lamentare maleodori derivanti dalla fuoriuscita di liquami e timori per la salute. Sembra che ora si stia finalmente giungendo alla risoluzione. Il problema ha interessato non solo il Comune e Girgenti Acque da una parte, ma anche l'Arpa e i militari della Tenenza di Favara che lo scorso marzo avevano effettuato un sopralluogo congiunto e prelevato dei campioni, dai quali poi fu accertato l'inquinamento ambientale dovuto alla perdita di acque reflue. Come detto, da ieri la società Girgenti Acque si è messa al lavoro inviando mezzi e uomini che stanno intervenendo per risolvere il problema e riparare la conduttura. L'area dove si sta lavorando è stata delimitata e, al suo interno, una struttura in legno fa da recinto al ''buco'' che dà al canalone. Intanto, oltre a questo intervento in vicolo delle Muse, nel breve periodo altri lavori di ripristino a cura della stessa Girgenti Acque dovranno riguardare anche altri ''siti'' della città dell'agnello pasquale che necessitano di lavori, ad esempio quello di corso Vittorio Veneto, sempre all'altezza di piazza della Libertà, poco distante da vicolo delle Muse.


Intanto si sono registrarti degli slittamenti o limitazioni alla turnazione idrica ieri e oggi nella città di Favara. A dirlo è la società Girgenti Acque dopo l'interruzione della fornitura idrica presso il nodo ''Passo Funnuto'', ubicato nel partitore del comune di Aragona, per una urgente riparazione su una delle diramazioni dell'acquedotto Fanaco. L'intervento è stato già eseguito e ripristinata la fornitura. La turnazione idrica è quindi in fase di normalizzazione.


Entro l'estate inizieranno i lavori per l'eliminazione delle condizioni di pericolo e la riapertura al transito della Strada Provinciale n.2 Piano Gatta - Montaperto - Giardina Gallotti. Ad annunciarlo l'ex Provincia. Nei prossimi giorni si procederà alla firma del contratto con la ditta aggiudicataria che ha sede a Mistretta. L'impresa del messinese si è aggiudicata l'appalto offrendo il maggior ribasso, intorno al 37,7%, sull'importo soggetto a ribasso di 192.219 euro, per un importo netto di quasi 120 mila euro. ''Dopo la stipula del contratto, in tempi brevissimi - annunciano dal Libero Consorzio Comunale di Agrigento - si procederà alla consegna dei lavori che, una volta ultimati, renderanno possibile l'apertura del tratto stradale attualmente chiuso al transito''.


In conclusione dell'anno rotariano 2017/2018, il Rotary Club Agrigento ha completato la sua attività di servizio su Villaseta. Dopo la raccolta viveri si è proceduto alla consegna di farmaci da banco, più di duemila confezioni, gentilmente raccolti da farmacisti rotariani, alla parrocchia S. Croce di Villaseta, alla presenza del Parroco Don Gioacchino e dei suoi collaboratori.


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