SICILIA TV NOTIZIARIO
Edizione del 05/06/2018
Direttore Responsabile: Calogero Sorce


La Sicilia occupa l'ultimo posto tra le regioni italiane per quanto riguarda la raccolta di plastica. Nella Trinacria si raccolgono 7,7 chili di plastica per abitante, contro una media nazionale di 17,7 chili. A denunciare il primato negativo siciliano - citando per questi dati il Consorzio nazionale per la raccolta, il riciclaggio e il recupero degli imballaggi in plastica - è la Federconsumatori Sicilia. E il quadro dipinto dall'associazione in merito alla questione rifiuti e riciclaggio nell'Isola paragonata agli standard nazionali ed europei è tutt'altro che roseo. Secondo l'ultimo rapporto Ispra, infatti, in Sicilia la raccolta differenziata è al 15,4%, ben 30 punti percentuali in meno rispetto alla media nazionale, mentre la percentuale dei rifiuti solidi urbani che va in discariche - prossime alla saturazione, puntualizzano dalla Federazione nazionale di consumatori e utenti - è pari all'80%. Nel 2016, continua il rapporto Federconsumatori, su 2,3 milioni di tonnellate di rifiuti prodotti ne sono stati interrati circa 1,8 milioni. È il quantitativo più elevato tra le regioni italiane: per fare un paragone, la Lombardia - che conta circa il doppio degli abitanti della nostra Isola - porta in discarica appena 199mila tonnellate di rifiuti, il 4% dei 4,7 milioni prodotti. ''È necessario che il Governo e il Parlamento regionale prendano provvedimenti per arginare e superare l'emergenza, proiettando la nostra terra ad allinearsi con le attuali normative europee - scrive Alfio La Rosa, presidente di Federconsumatori Sicilia - altrimenti i cittadini siciliani, oltre a pagare tariffe tra le più onerose e avere servizi tra i peggiori d'Italia, dovranno ripagare costantemente e per decenni le salate multe sancite dall'Unione Europea''. Questi dati l'associazione li ha forniti in vista della giornata di oggi, in quanto ricorre la Giornata Mondiale dell'Ambiente e il tema scelto dall'ONU quest'anno riguarda l'inquinamento dei mari e degli oceani, messi sempre più a dura prova dalla plastica. Come ha messo in evidenza l'Unep, l'agenzia ONU per l'Ambiente, ogni anno vengono riversati negli oceani ben 8 milioni di tonnellate di rifiuti plastici e questi non fanno che inquinare e distruggere gli habitat sottomarini. Ogni minuto, nel mondo, vengono acquistate 1 milione di bottiglie di plastica e solo una piccolissima parte viene riciclata. La Commissione Europea ha avanzato una proposta di prevedere norme stringenti sul consumo di prodotti monouso in plastica per contrastare questa emergenza. L'obiettivo è quello di spingere i produttori a utilizzare materiali idonei in grado di dissolversi nell'ambiente.


È prevista per il 18 giugno, a seguito di eventuali repliche delle parti, la sentenza del giudice nei confronti del 34enne canicattinese Daniele Lodato, imputato e reo confesso dell'omicidio del 22enne Marco Vinci, anch'egli canicattinese, ucciso a coltellate il 17 giugno del 2017 nei pressi di un pub di piazza San Domenico, a Canicattì. Per Lodato il pm Alessandra Russo aveva chiesto al termine della sua requisitoria la condanna a 30 anni di reclusione. Ieri l'arringa della difesa. L'avvocato Angela Porcello ha chiesto per l'imputato la derubricazione del reato in omicidio preterintenzionale in quanto - secondo la versione del legale - Lodato non avrebbe avuto alcuna intenzione di uccidere Vinci: si sarebbe trattato dunque di un incidente. Secondo l'avvocato, il 34enne avrebbe colpito la vittima per ferirla al termine di un litigio. Litigio che sarebbe scaturito dalla circostanza che Lodato - quello sfortunato 17 giugno - avrebbe fatto dei complimenti poco graditi a una amica di Vinci. Il 22enne sarebbe allora intervenuto a difesa della donna, da lì l'astio tra i due. Il difensore dell'imputato ha chiesto al giudice Alfonso Malato di escludere le aggravanti della premeditazione e dei futili motivi che erano stati invece contestati dall'accusa. Il processo, che si sta celebrando con il rito abbreviato, dovrebbe ora avviarsi alla sua conclusione. Per il prossimo 18 giugno, come detto, è prevista la sentenza.


Con le accuse di stalking e lesioni personali è stato rinviato a giudizio un 46enne di Favara, A.L. le iniziali del nome. All'uomo verrebbe contestato di avere perseguitato per circa cinque anni l'ex moglie, dal dicembre del 2012 fino all'ottobre scorso. Ci sarebbero stati appostamenti, pedinamenti, insulti e minacce di morte. Pare che in una circostanza il favarese abbia anche colpito con forza l'ex moglie al viso, facendola cadere per terra. Nel mirino delle presunte molestie dell'uomo ci sarebbero anche i tre figli minori, ai quali avrebbe chiesto di riferire da parte sua contenuti di minaccia e di offesa alla madre. Pare inoltre che alla donna abbia detto che i figli sarebbero andati con lui e che non l'avrebbero più vista. Il fine sarebbe stato quello di convincere l'ex moglie a tornare a casa. Il gup Francesco Provenzano ha accolto le richieste dei pm e disposto il dibattimento. La prima udienza, davanti al giudice monocratico Manfredi Coffari, è in programma per il prossimo 25 settembre.


Due famiglie sono state fatte evacuare dopo che un incendio ha reso inagibile il secondo e terzo piano di uno stabile. Il fatto è successo ieri sera in via Santo Stefano a Favara. Dalla cucina di un appartamento che al momento del fatto era vuoto si sarebbe registrata una piccola fuga di gas. Da lì l'incendio che ha reso inagibili due piani. Si è creato il panico tra i vicini di casa. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco che hanno spento le fiamme e i carabinieri della locale Tenenza.


Si sarebbe reso responsabile dei reati di spaccio e di detenzione illecita di sostanze stupefacenti. È stato arrestato a Catania un 26enne licatese, sorpreso dai carabinieri durante un rave party nella zona balneare della ''Plaja''. A riportare la notizia, il quotidiano ''La Sicilia''. I militari avrebbero notato alcuni giovani con dosi di droga, che verosimilmente erano in procinto di consumare. Dopo una ricerca, i carabinieri avrebbero scoperto come a cedere lo stupefacente sarebbe stato il licatese. Ne è seguita una colluttazione, al termine della quale il 26enne è stato arrestato. I carabinieri avrebbero sequestrato oltre 200 dosi di cocaina, hashish, marijuana e ketamina e un centinaio di pasticche, si tratterebbe di ecstasy e anfetamina.


Non si ferma l'abusivismo edilizio a Licata. Secondo quanto pubblicato sull'albo pretorio online del Comune, nel mese di maggio personale del dipartimento Urbanistica e agenti della Polizia Municipale hanno registrato illeciti e denunciato 8 persone. L'accusa è quella di avere violato la legge sull'edilizia. Per cinque fabbricati è stato ''avviato l'iter degli accertamenti''. Intanto, come è noto, proseguono le demolizioni delle villette edificate entro i 150 metri dal mare dopo il 1976. A eseguirle è l'impresa incaricata dal Comune o, in alcuni casi, direttamente gli ex proprietari degli immobili in questione.


I primi passi del processo sono stati complessi, ma adesso c'è la possibilità che lo stesso si possa azzerare. La vicenda è quella legata al crollo del costone sul palazzo Crea, avvenuto il 5 marzo del 2014 al viale Della Vittoria della città dei Templi. Ieri si sarebbe dovuto continuare con la deposizione dell'ex comandante della Polizia Locale di Agrigento, Cosimo Antonica, ma l'udienza è stata aggiornata al prossimo 4 luglio. Il giudice Rosanna Croce lascerà l'ufficio nelle prossime settimane e, con esso, anche il processo relativo al crollo del costone sul palazzo Crea. A occuparsene sarà quindi il giudice monocratico Manfredi Coffari. Se i difensori degli imputati dovessero dare il consenso ad acquisire l'attività istruttoria, si potrà continuare da dove il processo si è fermato. Se si dovesse verificare il caso contrario, invece, si dovrà ripartire con le formalità iniziali. La vicenda, ricordiamo, vede coinvolti sul banco degli imputati l'ex sindaco di Agrigento Marco Zambuto, il dirigente dell'Utc Giuseppe Principato e i tre proprietari dei terreni a ridosso del viale Della Vittoria dove si verificò il crollo, crollo che sarebbe stato causato appunto dalle condizioni precarie dei terreni. Sono la 76enne Maria Isabella Sollano e i figli Valentina e Oreste Carmina, di 50 e 47 anni.


Al Comune di Porto Empedocle la questione rifiuti sembra purtroppo non trovare pace. Alla già mancata raccolta dell'indifferenziato a causa della chiusura della discarica di Siculiana si va ad aggiungere adesso anche lo sciopero arbitrario degli operatori ecologici. I dipendenti della ''Realmarina'' stamattina hanno incrociato le braccia per via dei continui ritardi nel pagamento degli stipendi. Gli stessi devono ancora ricevere i salari dei mesi di marzo, aprile e maggio dell'anno scorso e di aprile e maggio di quest'anno. Sono stati chiari i lavoratori: se non riceveranno rassicurazioni da parte dell'amministrazione comunale circa il versamento delle spettanze alle imprese che a loro volta pagheranno le mensilità arretrate ai dipendenti, gli stessi operatori ecologici non torneranno al lavoro.


Boom di ingressi alla Valle dei Templi domenica scorsa 3 giugno che, essendo la prima domenica del mese, era giornata a ingresso gratuito. 5.973 i visitatori che si sono riversati all'interno del sito archeologico agrigentino che, da qualche tempo a questa parte, sta registrando un trend più che positivo. A dimostrarlo è il paragone con le presenze registrate a giugno dell'anno scorso: 5.100. Un incremento del 17%. I ''numeri'' della Valle, d'altronde, sono tutti al rialzo. L'appena trascorso mese di maggio si è chiuso con 125.300 ''ospiti'' - tra uomini, donne e bambini - rispetto ai 108mila visitatori registrati a maggio del 2017. Ottimi anche i primi quattro mesi del 2018: 328mila le presenze, contro le 275 dello stesso periodo dell'anno precedente. La prossima stagione sarà una delle più importanti dell'anno, il periodo estivo infatti costituisce uno dei momenti più floridi per gli ingressi alla Valle. Nel 2017 gli ingressi registrati al sito archeologico sono stati circa 885mila, oltre 150mila in più rispetto al 2016. E il 2016, a sua volta, era andato meglio del 2015. Eppure, visto che le vele sembrano più gonfie che mai, ci sono buone probabilità che anche quest'anno si possa battere il record del precedente, che è valso alla Valle il primo posto tra le aree archeologiche gestite dalla Regione per numero di visite, sorpassando anche il Teatro Antico di Taormina.


È la Banca Popolare Sant'Angelo ad aggiudicarsi il bando per la conduzione del servizio tesoreria del Parco Archeologico e Paesaggistico della Valle dei Templi di Agrigento. ''È per noi motivo di vanto - dichiara il direttore della Banca Ines Curella- entrare a far parte della macchina gestionale e organizzativa di un luogo così importante che ogni anno richiama centinaia di migliaia di turisti provenienti da tutte le parti del mondo''. Alla Banca spetterà il compito di amministrare tutta la parte economica e contabile dell'Ente, secondo i più alti standard di efficienza e trasparenza. Attività indispensabili per garantire la cura, la valorizzazione e la fruizione del Parco e di tutti i servizi erogati.


Si celebra oggi ad Agrigento il 204° anniversario della Fondazione dell'Arma dei Carabinieri. Appuntamento alle ore 18.30 all'interno del Parco della Valle dei Templi alla presenza di Carabinieri di ogni ruolo e grado, in servizio e in congedo. Il 5 giugno rappresenta la data in cui fu attribuita nel lontano 1920 la prima medaglia d'oro al valor militare alla Bandiera di guerra dell'Arma dei Carabinieri, a testimonianza della sua eroica partecipazione durante il 1° conflitto mondiale. Durante la cerimonia il ricordo anche dei caduti e la premiazione di militari che si sono distinti nelle attività quotidiane. Schierato un Reparto di formazione in armi, composto sia da Carabinieri in Grande Uniforme Speciale sia in uniforme di rappresentanza. Presente una componente dei reparti speciali operanti nella provincia, tra cui i Carabinieri Forestali, il Nucleo Operativo Ecologico, il Nucleo Ispettorato del Lavoro e anche Carabinieri impiegati in missione all'estero. Al termine della cerimonia militare, alle 20.00 circa, concerto eseguito dagli studenti del Liceo Musicale ''Ettore Majorana'' di Agrigento. A seguire la tradizionale marcia d'ordinanza dell'Arma dei Carabinieri, la ''Fedelissima''.


Gianluigi Lentini, ex giocatore di punta del Torino calcio e dell' Ac Milan, nonché calciatore di numerosi altri club di serie A e professionistici oltre che della Nazionale Italiana di calcio, sarà ad Agrigento. L'appuntamento è per il prossimo 8 giugno alle ore 18.45 presso un noto ristorante di via Borsellino a San Leone. L'occasione sarà quella per presentare il suo libro autobiografico ''Quattro vite di un Campione'' dell'autore Massimo Ellena, che sarà presente all'evento. Saranno presenti anche Renzo Zambito, coordinatore provinciale Agrigento di TRINACRIA GRANATA, e Totò Vullo, ex calciatore del Torino calcio. Sarà inoltre occasione per gli organizzatori Giuseppe Cusumano e Gioacchino Cutaia per annunciare la nascita del Milan Club per la provincia di Agrigento.


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