SICILIA TV NOTIZIARIO
Edizione del 01/06/2018
Direttore Responsabile: Calogero Sorce


Lo scalpore causato dai due incidenti verificatisi durante la appena trascorsa Sagra del Tataratà a Casteltermini hanno molto fatto parlare di sé. C'è anche chi si è posto più di qualche domanda riguardo alla sicurezza di questa manifestazione, ma dall'amministrazione castelterminese si dicono sicuri dell'organizzazione. Il primo incidente risale allo scorso sabato notte quando, nei pressi della chiesa di San Giuseppe, un cavallo si era alzato su due zampe riuscendo in parte a scavalcare le transenne. Immediata la reazione degli spettatori che subito avevano indietreggiato. Nel movimento rimase coinvolto un anziano 78enne che, candendo e battendo la testa, fu portato nel reparto Rianimazione del San Giovanni di Dio dove poi mercoledì morì. Intanto domenica, nottata conclusiva del Tataratà, durante una sfilata un altro cavallo imbizzarrito è riuscito a oltrepassare le transenne ''tuffandosi'' oltre. Ferito il fantino in sella all'equino. Sulla questione arrivano dunque chiarimenti e rassicurazioni. A parlare sono il sindaco di Casteltermini Gioacchino Nicastro e l'assessore comunale Totò Scozzari. ''La sicurezza è stata garantita durante tutta la manifestazione - affermano gli amministratori -. Non era mai successo nulla di simile, ma l'organizzazione ha garantito, e in maniera eccezionale, la sicurezza''. Per garantirla, sindaco e assessore spiegano che hanno anche realizzato un palco dove far assistere i disabili, gli ammalati, le donne incinte. ''Ci sono, lungo tutto il percorso - precisano Nicastro e Scozzari - transenne alte oltre un metro e mezzo e in campo per garantire la sicurezza ci sono sempre i vigili urbani, i carabinieri, i vigili del fuoco, la protezione civile. Ci sono le ambulanze del 118, il servizio veterinario di Cammarata ed è stata tracciata anche una via di fuga''. ''La festa di Santa Croce - hanno concluso - è storica e appartiene ai castelterminesi. Non si tratta di esibizioni di cavalli o gare, ma semplicemente di una sfilata. E non era mai accaduto''. Sindaco e assessore, infine, fanno sapere come non ci sia ''nessun dubbio sull'edizione 2019 della Sagra del Tataratà''.


Si continua a indagare sulla scia di sangue che ha visto coinvolta, negli ultimi mesi, la città di Favara. Troppi fatti delittuosi che hanno fatto perdere la vita a due persone; un'altra è stata attentata. I poliziotti della Squadra Mobile hanno effettuato martedì scorso una perquisizione all'interno di un complesso di case popolari di Favara e trovato e sequestrato delle armi; nello specifico sarebbero saltati fuori da una botola un fucile e una pistola. Le armi sarebbero state dunque trovate non in una proprietà privata bensì in un locale condominiale. La Polizia è arrivata a questa ispezione dopo una ''soffiata'' avuta, che ha trovato quindi riscontro. In un primo momento la perquisizione sarebbe stata effettuata all'interno di una abitazione di un giovane, successivamente estesa ai locali condominiali. Due persone sarebbero state portate in Questura per essere sentite. Una di questa sarebbe un conoscente di Emanuele Ferraro, il favarese ucciso lo scorso 8 marzo in via Diaz. Subito dopo le audizioni poi sono tornate a casa. Sul fatto c'è massimo riserbo da parte degli inquirenti. C'è segretezza anche per via delle delicate attività d'indagine eseguite in questi quasi due anni, partite con la morte dell'empedoclino Carmelo Ciffà, avvenuta il 26 ottobre del 2016 davanti a un supermercato di c.so Vittorio Veneto a Favara, culminata recentemente con la morte del 40enne Emanuele Ferraro, avvenuta lo scorso marzo. A questi due delitti si va ad aggiungere il tentato omicidio di Carmelo Nicotra avvenuto nel maggio 2017 in via Torino. Spetterà adesso agli inquirenti, dopo il ritrovamento di queste due armi, capire se siano ed eventualmente in quale modo coinvolti nei fatti di sangue avvenuti in città.


Ignoti hanno danneggiato l'auto privata di un agente della Polizia Municipale di Agrigento. La vettura, nel pomeriggio o nella sera di martedì scorso, sarebbe stata rigata in più parti - lungo le portiere - con un chiodo. L'incivile o gli incivili, però, non la passeranno liscia: la Locale, con a capo il comandante Gaetano Di Giovanni, ha disposto per la giornata di oggi l'acquisizione dei filmati dagli impianti di videosorveglianza. Il fatto è avvenuto all'interno di un parcheggio pluripiano di via Empedocle dove l'agente solitamente parcheggia la propria auto prima di entrare in servizio. L'ipotesi più accreditata è dunque che gli ignoti sapevano di questa abitudine. Il vigile urbano che si è vista l'auto danneggiata è un agente della polizia ambientale, uno di quelli che da mesi portano avanti la ''lotta'' contro incivili e furbetti che abbandonano i rifiuti laddove non dovrebbero e che, qualche giorno prima - in via Vallicaldi, nel centro storico agrigentino - si erano camuffati da meccanico per beccare uno di questi incivili. ''È stato un gesto che spero possa essere presto derubricato come atto di ordinaria stupidità. Spero che non ci siano le condizioni per mettere il danneggiamento dell'autovettura privata di un vigile urbano in relazione con l'attività professionale dell'agente della Polizia Ambientale - ha detto il sindaco di Agrigento Lillo Firetto -. Se dovesse essere così, significa che stiamo inevitabilmente andando allo scontro con alcuni incivili''.


Prima di emettere la sentenza, il gup Francesco Provenzano vuole sentire l'imprenditore che consegnò i 3mila euro a Francesco La Mendola, funzionario dell'ufficio Ambiente del Comune di Campobello di Licata. La decisione del giudice, ieri, è stata disposta con un'ordinanza istruttoria, emessa dopo oltre quattro ore di camera di consiglio. Continua il processo scaturito dalla presunta vicenda delle tangenti al Comune di Campobello di Licata. Protagonisti dell'interesse degli inquirenti sono due ex funzionari dell'Ente, licenziati in seguito all'arresto. Sono il già citato Francesco La Mendola, 48 anni, che ha patteggiato la pena a 2 anni e 8 mesi di reclusione e a un anno di interdizione dai pubblici uffici, e l'ex dirigente dell'ufficio Ambiente Giuseppe Nigro, anch'egli 48enne, per il quale si sta procedendo con il rito abbreviato. L'arresto in flagranza di reato per La Mendola, l'uomo immortalato dalle telecamere nascoste intento a intascare una tangente di 3mila euro, era scattato lo scorso 13 settembre. Secondo la ricostruzione effettuata in seguito alle indagini, i responsabili della ditta ''Omnia'', che stava lavorando a Campobello, avrebbero ricevuto ricatti e pressioni via via sempre più espliciti per continuare a lavorare con il Comune. Gli imprenditori si sarebbero allora rivolti ai carabinieri che hanno organizzato la ''trappola'' fatta di intercettazioni e registrazioni e soprattutto di telecamere nascoste, telecamere che hanno ripreso il momento della consegna della tangente. Scattato l'arresto in flagranza di reato per concussione, La Mendola avrebbe allora tirato in ballo anche il suo superiore, Nigro, affermando che avrebbe concordato ogni cosa con lui. Accuse, a dire dell'ex dirigente dell'ufficio Ambiente e del suo legale, che altro non sono che millanterie. ''Io non so nulla di quella tangente - aveva affermato Nigro in una precedente udienza -. La Mendola ha fatto tutto da solo, peraltro è parente di uno dei due imprenditori che ha costretto a pagare la mazzetta''. Ieri, in mattinata, l'accusa rappresentata dal pm Paola Vetro aveva concluso la requisitoria chiedendo per Giuseppe Nigro la condanna a 4 anni e 8 mesi di reclusione, ritenendo che ''le accuse fossero pienamente provate''. Dopo la camera di consiglio, si attendeva la sentenza del giudice che invece vuole prima sentire l'imprenditore Angelo Incorvaia che materialmente consegnò la tangente. Incorvaia, che insieme al collega Valerio Peritore si è costituito parte civile al processo, sarà sentito il prossimo 14 giugno.


Operazione ''Prendi uno e pagano in 2'' da parte dei carabinieri della compagnia di Agrigento. Sono state sequestrate circa 500 scatole di farmaci e denunciato il titolare di una farmacia. In collaborazione con i colleghi del NAS di Palermo e del locale Nucleo CC Ispettorato Lavoro, i militari della compagnia di Agrigento hanno setacciato alcune farmacie del capoluogo per verificare il rispetto delle particolari normative vigenti in materia. Al termine delle verifiche, presso una farmacia cittadina è stato accertato che in varie occasioni era stata potenzialmente attuata una vera e propria truffa per ottenere il rimborso indebito delle ''fustelle''. Il titolare della farmacia in questione, secondo quanto emerso nel corso delle verifiche, avrebbe venduto regolarmente i farmaci ai clienti, togliendo però le fustelle dalle confezioni, per poi richiedere l'indebito rimborso dei farmaci al Servizio Sanitario Nazionale. Sono state così sequestrate circa 500 scatole di farmaci senza fustelle, mentre per il titolare della farmacia è scattata la denuncia alla Procura della Repubblica di Agrigento per ''tentata truffa aggravata''.


Sei stecche di hashish e un panetto del peso complessivo di quasi un etto; oltre a questi anche 150 euro in contanti, ritenuti frutto della presunta attività di spaccio di sostanze stupefacenti. Operazione antidroga dei Carabinieri del Comando Provinciale di Agrigento che hanno fatto scattare le manette ai polsi di un presunto ''pusher'' con l'accusa di ''detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti''. Si tratta di un gambiano, Rammeh Fakebba, 19enne ospite di una locale comunità di accoglienza, che sarebbe stato sorpreso in pieno pomeriggio in una pubblica via di Agrigento. I carabinieri, fanno sapere, hanno eseguito dei servizi di osservazione in borghese, dai quali sarebbero stati accertati i movimenti sospetti di alcuni giovani che entravano in contatto con il gambiano. Secondo quanto reso noto dal Comando Provinciale, i carabinieri sarebbero intervenuti poco prima che le dosi di hashish venissero smerciate. 5 militari hanno accerchiato e bloccato il 19enne, in pieno centro, mentre pare che lo stesso fosse intenzionato a disfarsi della droga, nascondendola in alcune intercapedini delle pareti di un edificio abbandonato. Scattata la perquisizione, il ritrovamento dello stupefacente. Il giovane è stato arrestato e, su disposizione dell'Autorità Giudiziaria, tradotto in carcere. La droga sequestrata, di ottima qualità, si stima che sarebbe stata destinata a rifornire la ''piazza'' della movida agrigentina.


Si era recato alla Guardia Medica di Porto Empedocle per fare il vaccino. Ma gli occhi e successivamente anche le mani gli cadono su un telefono di ultima generazione di proprietà di una infermiera. È stato denunciato in stato di libertà alla Procura della Repubblica con l'accusa di furto un 39enne tunisino, ospite di una comunità alloggio di Agrigento. I poliziotti del commissariato di Porto Empedocle, dopo aver accolto la denuncia dell'infermiera, si sono subito messi al lavoro riuscendo in poco tempo a individuare l'autore del furto e a ritrovare lo smartphone che nel frattempo era già stato utilizzato per dei selfie da parte del 39enne e nascosto nell'area di campagna attigua alla comunità d'accoglienza.


I prossimi 5, 6 e 7 giugno la Strada Provinciale n.1 A ''Spinasanta-Villaseta'' verrà chiusa al traffico durante le ore notturne. A comunicarlo, con apposita ordinanza, è stato il Settore Infrastrutture stradali del Libero Consorzio Comunale di Agrigento. La chiusura del tratto, disposta al chilometro 0+980, si rende necessaria a causa di lavori urgenti che la Rete Ferroviaria Italiana dovrà eseguire in prossimità della zona, vicino a un passaggio a livello della tratta Agrigento Bassa - Tempio di Vulcano. Gli interventi verranno eseguiti nelle ore notturne dalle ore 22.00 alle ore 6 del giorno successivo per evitare gravi disagi alla popolazione, ''in considerazione - aggiunge l'Ex Provincia - della chiusura del viadotto Morandi''. La viabilità cambierà particolarmente per i mezzi pesanti, che dovranno obbligatoriamente seguire il percorso alternativo che dalla Statale 115, direzione Trapani-Gela, dovranno passare per la rotatoria Giunone e proseguire sulla Statale 640.


L'Assipan di Agrigento esprime compiacimento per l'azione di tutela portata avanti nel capoluogo agrigentino dall'amministrazione comunale. Secondo Assipan, Firetto - accogliendo la richiesta dell'associazione e come disposto dal decreto regionale del 5 marzo 2018 - ha firmato un'ordinanza con la quale stabilisce che fino al 30 giugno prossimo i panifici saranno chiusi ogni domenica del mese e attraverso il controllo del territorio ha garantito che questa venisse rispettata. ''Gli oltre 40 associati che di comune accordo hanno scelto di chiudere la domenica - fa sapere Gero Agozzino, rappresentante dei panificatori di Assipan Confcommercio Città di Agrigento - hanno accolto favorevolmente le azioni intraprese dall'amministrazione comunale nel garantire un'equità di comportamento stabilita in sede di concertazione''.


I piccoli scout hanno preceduto l'arrivo della statua in piazza della Pace, a Favara. L'immagine è stata accolta da numerosi fazzoletti sventolanti sulle note di ''Ave Maria''. Le future mamme, in dolce attesa, in prima fila per partecipare all'evento religioso e per chiedere alla mamma di Gesù i migliori auspici per la gravidanza. Sul palco i parroci della città dell'agnello pasquale per concelebrare una Santa Messa. È iniziato così, ieri, il momento comunitario tenutosi a Favara posto a conclusione del mese mariano durante il quale molti fedeli non hanno mancato il tradizionale appuntamento presso la chiesetta Beata Maria Vergine delle Grazie - meglio conosciuta come ''Grazia Lontana''. Il santuario sovrastante l'inizio della statale 122, che dalla città dell'agnello pasquale porta verso Castrofilippo, conserva al suo interno l'immagine della ''Madonna delle Grazie'', oggetto di interesse che ogni anno - nel mese di maggio - muove in pellegrinaggio numerosi devoti del territorio. Ieri, come detto, il mese mariano è stato concluso in piazza della Pace, poco distante dalla ''Grazia Lontana''. La statua era lì, così come le centinaia di persone che hanno voluto partecipare, molte sedute e molte rimaste in piedi, i parroci e il coro che ha elevato inni religiosi. A presenziare la Santa Messa, concelebrata, è stato don Calogero lo Bello, parroco della comunità B.M.V. dell'Itria alla quale appartiene anche il santuario B.M.V. delle Grazie. L'omelia è stata affidata a don Giuseppe Cumbo che, riprendendo l'esempio di Maria madre di Gesù, ha colto l'occasione per mandare ai tanti presenti un messaggio di speranza. Presente, tra i rappresentanti della comunità ecclesiale cittadina, anche l'arciprete di Favara don Giuseppe D'Oriente. Al termine della Santa Messa, sono stati fatti volare in cielo dei palloncini che hanno formato un grande rosario. A seguire, poi, una breve processione: ci si è spostati da piazza della Pace verso la ''Grazia Lontana'' dove, tra canzoni e ultimi momenti di raccoglimento, la statua è stata riposizionata nella sua ''dimora''.


Questo pomeriggio l'intervento della scrittrice Simonetta Agnello Hornby ad Agrigento. L'occasione è la presentazione del libro di Rino Messina dal titolo ''Morte per acqua'', pubblicato dall'Istituto Poligrafico Europeo. L'evento, inserito nel Calendario di presentazioni ''Equilibri'' patrocinato dall'Ente Comune della Città dei Templi, è previsto per le ore 17.00 presso la biblioteca comunale ''Franco La Rocca'' con la partecipazione, tra gli altri, del sindaco Lillo Firetto.


Aveva partecipato lo scorso mese di febbraio, insieme ad altri chef, all'assemblea della Federazione Italiana Cuochi regionale denominata ''Nutriamoci di Sicilia'' , tenutasi ad Agrigento. Parliamo dello chef favarese Giuseppe Moscato -considerato uno degli astri nascenti della cucina agrigentina- a cui è andata una menzione speciale. A insignirlo il presidente provinciale della F.I.C. prof. Sergio Sinagra e il presidente regionale prof. Domenico Privitera che hanno definito Moscato vero promotore del ''Made in Sicily'' con il suo ''Viaggio nel gusto'' con destinazione Sicilia. ''È un riconoscimento -ci dice lo chef Moscato- che voglio condividere con le persone che in questi anni mi sono state accanto, offrendomi il giusto supporto affinché lavorassi con serenità. Dalla mia famiglia, i miei colleghi e i miei amici datori di lavoro, i primi a credere nel mio progetto''.


Domenica prossima 3 giugno raccolta di sangue a Naro e a Santa Elisabetta. A darne comunicazione è l'Associazione Donatori Autonoma Sangue di Agrigento. Volontari saranno presenti dalle ore 8.00 alle ore 12.30 in p.zza S. Agostino presso i contemplattivi a Naro e davanti alla Chiesa Madre di Santa Elisabetta. A tutti i donatori saranno inviate a cura della stessa associazione le analisi cliniche effettuate in occasione della donazione.


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