SICILIA TV NOTIZIARIO
Edizione del 24/05/2018
Direttore Responsabile: Calogero Sorce


Un progetto della protezione civile da 380 mila euro per mettere in sicurezza il suggestivo sito, in territorio di Realmonte, che prevede il disgaggio per la messa in sicurezza della parete rocciosa, delle trincee drenanti e una rete metallica come protezione. È stato approvato ieri, nel corso di una conferenza di servizi convocata dal sindaco di Realmonte, Lillo Zicari, il progetto per la messa in sicurezza della Scala dei Turchi. ''Abbiamo stipulato un protocollo con la protezione civile - ha spiegato il primo cittadino - per la redazione del progetto approvato durante la conferenza di servizi con i pareri favorevoli di tutti gli enti competenti''. Spetterà adesso al Comune presentare l'istanza di finanziamento all'assessorato regionale Territorio e Ambiente nell'ambito degli interventi da poter effettuare contro il dissesto idrogeologico. ''Una volta messa in sicurezza - precisa Zicari - la scogliera potrà essere riaperta al pubblico''. Pubblico che, nonostante le ordinanze di divieto del sindaco e della Capitaneria di Porto di Porto Empedocle ad accedere su parte del sito, in questi mesi è stato visto e registrato oltrepassare i limiti dell'area interdetta per fare qualche tuffo in mare dalla marna bianca o semplicemente godersi il paesaggio. Un ''costume'' di alcune persone poco rispettose delle regole che stava per diventare una abitudine non solo brutta ma anche pericolosa, almeno fino a quando non sono poi scattati controlli più serrati da parte delle forze dell'ordine che hanno pizzicato e multato più di qualche ''furbetto''. La parte ''off limits'' della Scala dei Turchi, le cui ordinanze vietano l'ingresso al suo interno sia via mare, sia via terra, è stata interdetta al passaggio dei visitatori a partire dallo scorso 16 dicembre a seguito di piccoli crolli della marna. Il progetto approvato ieri serve appunto a evitare che possano verificarsi ulteriori crolli, potenzialmente pericolosi per i frequentatori del sito. La Scala dei Turchi, in tutta la sua suggestività e bellezza, rappresenta un richiamo non indifferente di turisti sul nostro territorio. La particolare marna bianca è stata pure tra i luoghi protagonisti della quinta tappa del 101^ Giro d'Italia. Il grande giro quest'anno, nel percorso Agrigento - Santa Ninfa, ha attraversato i luoghi della nostra provincia e, giunte nelle vicinanze, le telecamere Rai non hanno non potuto mostrare in diretta nazionale il magnifico paesaggio sovrastato dalla Scala dei Turchi.


La Corte di Cassazione si è espressa: l'operaio 53enne Gaetano Sciortino, accusato di avere ucciso brutalmente il marmista 67enne Giuseppe Miceli, resta in carcere. Questa la decisione dei giudici ermellini che in tal modo rendono definitiva l'ordinanza cautelare a carico di Sciortino emessa dal gip Stefano Zammuto prima e confermata dal tribunale del Riesame poi. I legali del 53enne, gli avvocati Santo Lucia e Giovanna Morello, avevano chiesto la revoca della misura in quanto reputavano carente il quadro indiziario. L'omicidio di Giuseppe Miceli avvenne il 7 dicembre del 2015 all'interno del suo laboratorio in via Crispi, a Cattolica Eraclea. Miceli è stato ucciso a colpi di oggetti contundenti alla testa e al torace, tra i quali lastre di marmo e arnesi da lavoro. L'inchiesta della procura, inizialmente nelle mani del pm Silvia Baldi, è stata affidata alla collega Gloria Andreoli. Non chiaro ancora oggi il movente del delitto. A un certo punto delle indagini si ipotizzava la rapina, ma il gip ha ritenuto insussistente questa ipotesi sul piano indiziario.


Prima la segnalazione della cittadina al 113, poi l'intervento degli agenti. Questa la dinamica di un episodio di collaborazione tra civile e forze dell'ordine avvenuto nella serata di martedì scorso, ad Agrigento. Una cittadina compone il 113 e avverte della presenza sospetta di un gruppo di stranieri che sembrano presumibilmente spacciare sostanze stupefacenti. Sul luogo, in via Acrone, si portano dunque i poliziotti della sezione Volanti della Questura di Agrigento. Gli agenti fermano un gruppetto di tre o quattro giovani tunisini e, perquisendoli, avrebbero trovato nelle tasche di uno di loro circa due grammi di droga, pare del tipo ''hashish''. Per il magrebino è quindi scattata la segnalazione alla Prefettura quale consumatore abituale di sostanze stupefacenti.


Si incontrano per chiarirsi riguardo alla relazione sentimentale tra due fidanzati, entrambi maggiorenni, a quanto pare non ben accettata da entrambe le famiglie. Il ''confronto'' però non finisce nel migliore dei modi ma anzi sarebbe sfociato in una lite. A indagare sul fatto avvenuto martedì scorso, davanti a un negozio di c.da San Giusippuzzu, sono i poliziotti della sezione Volanti della Questura di Agrigento. Coinvolti i due nuclei familiari della giovane coppia. Non chiara ancora l'esatta dinamica dell'accaduto. Pare che la lite sia scoppiata almeno tra due donne, che insieme a una terza persona sarebbero finite al pronto soccorso dell'ospedale di c.da Consolida. Ambedue, comunque, sarebbero state refertate con pochi giorni di prognosi. Gli agenti stanno cercando di capire se la presunta lite sia sorta solamente tra le due persone o se sia sfociata in una rissa con più ''attori''. Una decina i presenti in quella che potrebbe essere stata una zuffa. Tafferuglio che, se accertato, potrebbe aprire la via ai poliziotti per risvolti penali con le ipotesi di reato di rissa. Gli investigatori starebbero acquisendo immagini da impianti di videosorveglianza esistenti in zona.


Udienza al tribunale di Agrigento il prossimo due luglio per un presunto caso di frattura al femore sinistro causato a una neonata durante il parto con taglio cesareo. Il fatto contestato risale al 2010 quando tutto ciò sarebbe accaduto presso l'unità operativa di Ostetricia e Ginecologia dell'ospedale ''San Giacomo d'Altopasso'' di Licata. I genitori della piccola hanno chiesto all'Asp di Agrigento un risarcimento danni di quasi 45 mila euro. A essere citato in giudizio, oltre all'Azienda Sanitaria Provinciale, anche il ginecologo che effettuò il cesareo. L'Asp ha deciso di costituirsi in giudizio, affidando la difesa a un avvocato.


Cammina lungo via Manzoni, ad Agrigento, quando a un certo punto avrebbe riconosciuto un motorino rubatogli circa un anno addietro. Il giovane chiama dunque la Polizia e gli agenti della sezione Volanti della Questura della città dei Templi giungono sul posto. La due ruote, un Piaggio, sarebbe risultata priva della necessaria copertura amministrativa e dunque il mezzo è stato sequestrato. Spetterà ai poliziotti stabilire se il ciclomotore in questione sia veramente quello rubato al giovane. Non si esclude che il motorino sequestrato possa avere parti di carrozzeria sostituite.


È Giuseppe Bennica l'assessore comunale alla salute pubblica di Favara che si dovrebbe occupare della questione cani randagi. Lo evinciamo da un messaggio che lo stesso ha inoltrato alla stampa, nel pomeriggio di ieri, con il quale comunica che dal 3°giorno dalla sua nomina ha lavorato quasi ogni giorno sul tema randagismo. ''Siamo arrivati a una soluzione con l'Asp -scrive l'assessore Bennica. Tanti cavilli burocratici a frenare ogni azione. C'è una possibilità di risoluzione. Penso domani -scriveva ieri l'assessore Bennica- di potervi dare più notizie esaustive''. Ottimo -aggiungiamo noi-. I cittadini aspettano risposte dall'amministrazione riguardo a un problema più volte denunciato in questi mesi. D'altronde Bennica si è insediato da poche settimane e occorre dargli il giusto tempo per capire come aggredire questa emergenza che nuova, purtroppo, non è. Non possiamo dire la stessa cosa per la restante amministrazione, sindaco in testa, che avrebbe almeno potuto in questi mesi - cioè da quando i cittadini denunciano pubblicamente la presenza di cani randagi e auto danneggiate - comunicare in che modo si stava muovendo per dare risposte ai cittadini. Riprendendo una frase scritta ieri in un nostro articolo: ''dalle stanze comunali sembra manifestarsi un atteggiamento generale di mutismo''. Mutismo che oggi non c'è più, grazie all'assessore Bennica. Siamo in attesa dunque delle comunicazioni ufficiali che l'assessore vorrà dare al riguardo ai cittadini e siamo disponibili a dargli il giusto spazio al fine di tranquillizzare quella parte di popolazione che in questi mesi -contattandoci- ha detto di sentirsi trascurata da chi dovrebbe governare la città. Intanto l'incontro col dott. Izzo dell'asp di Agrigento -ci fa sapere oggi Bennica- non è stato possibile farlo per improrogabili impegni del primo.


Il manto stradale, in quel punto, non c'è. L'area, non essendo appunto asfaltata e agevolmente percorribile dai mezzi in transito, è stata delimitata con della rete da cantiere. Un cartello segnala ai passanti ''ATTENZIONE LAVORI IN CORSO'', ma verrebbe da chiedersi quanto debbano durare questi lavori visto che il posto si trova in questa situazione, immutato, da oramai oltre un mese. Siamo all'altezza dello spartitraffico del centralissimo corso Vittorio Veneto, a Favara, e questa è la condizione in cui versa un tratto rettangolare della strada che comporta un significativo restringimento della carreggiata. Il luogo dove ora sorge il dissesto rimesso al livello del manto stradale con del materiale è lo stesso dove più di un mese fa, era il 14 aprile scorso, alcuni cittadini del posto avevano segnalato tramite la nostra emittente come puntualmente, in occasione della turnazione idrica, l'acqua fuoriuscisse dal posto disperdendosi per strada. Acqua che, ci spiegavano allora gli abitanti, fuoriusciva anche dal marciapiede. Il loro timore era che queste infiltrazioni potessero, nel tempo, danneggiare anche le strutture delle abitazioni nelle quali vivono. Questa, in sintesi, la segnalazione dello scorso 14 aprile. Qualche giorno dopo non è tardato ad arrivare l'intervento di Girgenti Acque che, con operai ed escavatore, si è messa all'opera per capire quale fosse il problema. Hanno scavato su parte del manto stradale e sul marciapiede e, una volta ''scoperti'', hanno cercato la falla che causava la perdita d'acqua e hanno sistemato il tutto. Non proprio tutto, a dire il vero. In questi giorni nuove segnalazioni sono giunte alla nostra redazione: il ''sito'' sul quale Girgenti Acque ha operato si trova tutt'ora nelle condizioni che state vedendo: non ancora asfaltato, appunto; ricoperto con del materiale e recintato con della rete da cantiere. Quest'area ''interdetta'' comporta naturalmente disagi alla viabilità in una delle maggiori arterie della città dell'agnello pasquale. Non tanto per le automobili che comunque trovano abbastanza spazio per transitare, ma più che altro per mezzi pesanti che molto spesso sono anche ''ingombranti''. Il rischio maggiore, però, riguarda i pedoni che - dovendo superare il tratto non dal marciapiede, bensì dalla stessa strada dove circolano i mezzi - si possono ritrovare a camminare a veramente pochi centimetri di distanza dai veicoli in transito. Le segnalazioni dei cittadini evidenziano anche la presenza, seppur al momento ancora molto contenuta, di qualche bottiglia in plastica e di qualche lattina abbandonate all'interno dell'area in questione. Infine alcuni ci hanno chiesto come mai, dalle stanze comunali, nessun amministratore si sia interessato della questione e abbia chiesto una soluzione definitiva del problema a Girgenti Acque. L'appello viene ovviamente rivolto alla società che gestisce il servizio idrico integrato a Favara così come negli altri comuni dell'agrigentino, al fine di completare celermente i lavori in corso Vittorio Veneto - qualora ce ne siano ancora da fare - e di ripristinare il manto stradale a favore di automobilisti e pedoni.


È stato convocato dal suo presidente in sessione ordinaria il consiglio comunale di Favara. Gli inquilini di aula Falcone Borsellino dovranno riunirsi il prossimo 29 maggio alle ore 19.00 nei locali siti in p.zza Cavour. 11 i punti inseriti all'ordine del giorno, tra questi: la nomina del Collegio dei Revisori dei Conti per il triennio 2018/2021; l'approvazione del regolamento Comunale di Polizia Mortuaria e Attività Funebre; l'interpellanza, con carattere d'urgenza, sul perdurare del dissesto di viale Che Guevara e l'interrogazione urgente sul conferimento dei rifiuti provenienti dalla raccolta differenziata presso la piattaforma ecologica della società tutela Ambiente, entrambe presentate dal Gruppo Misto.


Ricorre domani l'anniversario di morte della scrittore favarese Antonio Russello. A 17 anni dalla sua scomparsa, il centro studi Antonio Russello lo ricorda con dei momenti artistici e letterari. Domani mattina alle ore 9.00 raduno delle rappresentanze scolaresche in p.zza Cavour, con esibizione dei gruppi artistici delle scuole; alle ore 10.00 deposizione di una corona di alloro ai piedi del monumento eretto ad Antonio Russello. A seguire, al Castello Chiaramonte, l'inaugurazione della mostra di pittura della scuola del maestro Vincenzo Patti ''I luoghi di Antonio Russello''. Alle 10.30 apertura dei lavori con il vicepresidente del centro, Carmelo Castronovo, e i saluti della sindaco Anna Alba. A seguire gli interventi di Alessandro Russello, Felice Cavallaro, Matteo Collura e Gaspare Agnello. A conclusione la consegna delle targhe a Matteo Collura e Vincenzo Patti e pergamene alle scolaresche. Ad arricchire la mattinata gli interventi artistici di Sara Chianetta, Enrica Criscenti e Giusy Carreca. La cittadinanza è invitata a partecipare.


Un progetto che possa entusiasmare i piccoli alla lettura. È l'intento del vicesindaco di Favara, nonché assessore comunale alla pubblica Istruzione, Rossella Carlino che ha organizzato una due giorni, rivolta agli studenti, il 29 maggio e il 26 giugno prossimi presso la biblioteca comunale di Favara, dalle ore 16.00 alle ore 18.00.


La Comunità Ecclesiale favarese stasera è invitata a partecipare al tradizionale pellegrinaggio delle giovani coppie e delle famiglie. Dalla chiesa dell'Itria si muoverà verso la chiesetta della Grazia Lontana. ''Durante il percorso - ci spiega il coordinatore del Consiglio Pastorale Cittadino, Salvatore Sutera Sardo,- la recita della coroncina della famiglia e canti che accompagneranno i presenti verso il piccolo santuario della Vergine delle Grazie''. L'iniziativa, portata avanti dall'AREA MAMRE del C.P.C., ''si prefigge -dice Sutera Sardo- di pregare per la famiglia, tanto cara a Papa Francesco, che esorta continuamente alla riscoperta della Grazia Sacramentale del matrimonio. La Santa Famiglia di Nazareth -conclude- è l'icona perfetta dell'amore sponsale, che i giovani devono riscoprire come via di santità''.


Il prof. Francesco Sabatini, illustre linguista e noto per la sua brillante rubrica ‘Pronto Soccorso Linguistico' nel programma televisivo Rai Uno mattina in famiglia, lunedì prossimo 28 maggio sarà ad Agrigento per partecipare a un incontro organizzato dal Parco della Valle dei Templi. Il Prof. Sabatini, in omaggio alla nostra Isola, terrà una lectio magistralis su Sicilia incroci e gloria di lingue. A coordinare l'incontro sarà uno degli autori del programma di RAI 1, il giornalista agrigentino Giovanni Taglialavoro. L'iniziativa si inserisce nelle attività di pedagogia del patrimonio promosse dal Parco della Valle dei Templi. L'incontro è previsto per lunedì 28 maggio alle ore 17.00 presso Casa Sanfilippo.


''Gira, vota e firria'' è il titolo del nuovo lavoro musicale del gruppo popolare ''Quartet folk'' che verrà presentato alla stampa e agli estimatori domani, venerdì 25 maggio, alle ore 10.00 presso l'ex Collegio dei Padri Filippini di via Atenea. Alla presentazione interverrà il sindaco di Agrigento Lillo Firetto e i componenti del gruppo musicale. ''Gira, vota e firria'' contiene al suo interno 4 brani ''simbolo'' della tradizione musico-popolare siciliana come: ''CiuriCiuri'' e ''Vitti Na Crozza'', ''Paci Facemu'' (meglio conosciuta come ''Cu Ti Lu Dissi'') e '' A Luna Nmezzu ‘O Mari ''. A questi si aggiunge un altro brano, anch'esso tradizionale, divenuto nel corso degli anni quello più rappresentativo dei Quartet Folk, che hanno saputo rivisitarne la struttura dinamica, trasformandolo nel ''tormentone'' di ogni loro esibizione: stiamo parlando de ''ChiantaLa Fava'', versione, quella dei Quartet, ripresa anche da altri complessi musicali che ne hanno apprezzato bontà ed espressione. Presenti anche dei brani inediti che si suddividono in musiche e canzoni.


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