SICILIA TV NOTIZIARIO
Edizione del 09/05/2018
Direttore Responsabile: Calogero Sorce


Con oggi sono passati 40 anni. 40 anni dalla morte di una delle tante vittime della mafia, uno dei tanti che con coraggio si è opposto al clima omertoso del suo territorio, uno che non si è fatto scrupoli a denunciare le attività illecite di cosa nostra. Era il 9 maggio del 1978 quando a Cinisi, nella sua città natia del palermitano, nato da una famiglia mafiosa, venne assassinato il giornalista Peppino Impastato. Un assassinio ben studiato - in modo che la stessa vittima apparisse suicida - e passato pressoché inosservato poiché proprio in quelle stesse ore venne ritrovato il corpo senza vita del presidente della Democrazia Cristiana Aldo Moro in via Caetani a Roma. Peppino Impastato negli anni è divenuto un simbolo. Simbolo di lotta alla mafia, simbolo di una società che si oppone a quella parte della stessa società che infanga tutti. Sono passati 40 anni e, sebbene molti passi in avanti siano stati fatti da allora, ancora oggi c'è altra strada da fare. Il favarese Giuseppe Crapanzano, in arte Cioppino, ha realizzato in questi giorni un cortometraggio per ricordare la figura di Impastato. Inspirandosi al film ''I Cento Passi'', ecco il monologo interpretato dall'attore e realizzato da Domenico Presti. Ne ''La Copertina'' del 9 maggio 2018 il video integrale.


Lunedì scorso l'insediamento di Giuseppe Bennica come nuovo assessore comunale della giunta 5S di Anna Alba. Le sue deleghe non sono certamente facili, ma il Movimento 5 Stelle ha scommesso su di lui e lui ha accettato la sfida. Secondo l'esecutivo, adesso il rilancio dovrebbe essere assicurato. Anna Alba ha preferito non fare sostituzioni di assessori in seno alla sua giunta e di riconfermare tutti. Per lei, e dunque per il MoVimento, a meno di ulteriori lettere o reazioni da parte dei consiglieri comunali di maggioranza, le cose stanno bene così. Intanto… ma questa è un'altra storia… c'è chi sarebbe pronto a scommettere che entro fine maggio un altro assessore della giunta lascerà il suo posto: avrebbe terminato il suo mandato ''concordato'' di due anni, come da intese stabilite in gran segreto in campagna elettorale. Ma sarà il tempo a dare ragione a queste voci. Staremo a vedere! Adesso, con l'innesto di Bennica, bisognerà interpretare cosa accadrà nel corso dei prossimi consigli comunali, che poi sono la cartina tornasole delle ''emozioni'' dei vari consiglieri. Sebbene tutti si dicano felici dell'ingresso del nuovo assessore dall'animo pentastellato, è risaputo che il deputato regionale Di Caro avrebbe preferito per un ingresso in giunta patteggiare più per un'altra persona, un suo conoscente. Il tira e molla tra lui, la sindaca e la maggior parte dei pentastellati favaresi è durato tre mesi e alla fine Di Caro sembra aver ceduto. Ma come dicevamo, sarà il consiglio comunale a mostrare come stanno veramente le cose. I consiglieri pentastellati di maggioranza continueranno a votare ''tutto'' quanto proposto dalla giunta Alba a ''sacco d'ossa'' come è stato fino a ora? O si inizieranno a vedere ''movimenti strani''? Come si ricorderà, tre mesi fa, tre consiglieri del M5S molto vicini a Di Caro, lo stesso giorno delle dimissioni dell'ex assessore Attardo, avevano dichiarato che già da qualche mese avanzavano le loro personali perplessità sulla guida della città portata avanti da Anna Alba e le chiedevano di uscire da questa fase di stallo. Ora, sebbene a scrivere la lettera furono in tre, c'è chi è pronto a dire che la forza vicina a Di Caro sia più consistente. I ''DiCariani'' -passateci il termine per indicare i consiglieri vicino all'On. regionale- sarebbero probabilmente 7 o 8, ossia il 50%, se non addirittura oltre, il numero dei consiglieri pentastellati presenti a sala Falcone Borsellino. Come si comporteranno adesso? La domanda quindi è: Cosa accadrà adesso dopo l'innesto del nuovo assessore, Giuseppe Bennica, nella giunta M5S di Favara? Nell'attesa di vedere i prossimi movimenti abbiamo deciso di chiedere il parere direttamente ai nostri telespettatori. Abbiamo preparato un semplicissimo sondaggio sulla nostra APP disponibile su tutti i dispositivi mobili con queste risposte: Nulla; Le cose miglioreranno; Le cose peggioreranno oppure Questa è la prima di altre sostituzioni. Per rispondere basta scaricare gratuitamente ''SICILIA TV APP'' e cliccare sull'icona ''SONDAGGIO'' e dopo essersi registrato per la prima volta (per assicurare un solo voto per ogni dispositivo mobile), rispondere al sondaggio. Le risposte restano segrete. Quindi si può votare liberamente. Ma attenzione: una volta votato non si potrà più cambiare opinione. È la prima che vale! Ma in questa breve analisi della situazione il pensiero non poteva non andare anche ai consiglieri (non tutti certamente) che dovrebbero essere di opposizione. Saranno ancora dormienti? La percezione che la gente ha è che siano muti, allineati e coperti alle forze di maggioranza, che non ci sia opposizione. Quanto ci sarà di vero? Magari a giorni vi porremo pure questa domanda sul sondaggio della nostra APP.


Scippa la borsa di un'anziana, al cui interno c'erano i documenti personali della 78enne e 50 euro, e scappa. È successo ieri, in via Padre Reginaldo Giuliani, a Canicattì. Autore dello scippo, secondo quanto accertato dai carabinieri, è un giovane romeno; si tratta del 20enne Costantin Toderita Marius, che è stato portato al carcere di Agrigento. Erano circa le ore 12.00 quando il giovane avrebbe sottratto la borsa all'anziana per poi dileguarsi a piedi. È stato lanciato l'allarme e composto il 112. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della compagnia di Canicattì che, attraverso acquisizione di filmati da telecamere di videosorveglianza presenti in zona e l'ascolto dei testimoni, sono riusciti a tracciare un identikit. Tra le prime ipotesi al vaglio dei militari quella di un romeno 20enne domiciliato nelle vicinanze. Il giovane è stato cercato e trovato nella sua abitazione. I carabinieri lo hanno condotto in caserma e dopo alcune ore di incalzanti domande, ricostruiscono i militari, il romeno avrebbe ammesso le sue responsabilità facendo ritrovare anche la borsa dell'anziana. Il 20enne è stato arrestato per le ipotesi di reato di furto con strappo ed evasione e portato al carcere di Agrigento.


Sarebbe entrato all'interno dell'attività, con volto coperto da un casco integrale e pistola alla mano, facendosi consegnare quanto vi era in cassa. Rapina a mano armata in una agenzia di assicurazione. Il fatto sarebbe successo lunedì, in serata, in via Santi Bivona, a Menfi. Il malvivente, minacciando chi era presente in quel momento in agenzia, ha sottratto un bottino di qualche centinaio di euro per poi darsela a gambe levate. Non chiaro se si sia trattato di un rapinatore solitario o se, all'esterno dell'agenzia assicurativa, ci fosse un complice ad attenderlo per aiutarlo nella fuga. A ogni modo, subito è scattato l'allarme e in via Santi Bivona sono giunti i carabinieri della locale stazione. I militari, dopo avere avuto sommariamente contezza dell'accaduto, hanno subito setacciato la zona alla ricerca del delinquente. L'ignoto, però, è riuscito a dileguarsi. I carabinieri hanno raccolto dunque la denuncia per rapina a mano armata a carico di ignoti e avviato le indagini.


Lascia un mozzicone di sigaretta appoggiato maldestramente - e probabilmente ancora acceso - sul posacenere; sigaretta che però cade sul divano e innesca un incendio. Fiamme che si sono sviluppate all'interno dell'abitazione, ubicata in via Turati a Ravanusa, dove vivono due fratelli: un pensionato e un bracciante agricolo. Inevitabili, di fronte al propagarsi del rogo, gli attimi di panico. Sul posto, comunque, sono intervenuti i pompieri che hanno domato l'incendio. I danni sono stati limitati e contenuti all'interno della stanza in cui hanno avuto origine le fiamme. Per fortuna non si registrano feriti né tanto meno intossicati. Sul posto sono giunti anche i carabinieri. Pare certa la natura accidentale dell'incendio.


Controlli a tappeto da parte dei carabinieri a Canicattì. Effettuati numerosi posti di blocco. Cinque le persone denunciate: nello specifico un 37enne è stato trovato in possesso di un telefono risultato rubato. L'accusa per lui è quella di ricettazione. Un 26enne invece alla guida del proprio veicolo si è rifiutato di sottoporsi al test dell'etilometro. Un 27enne, sempre alla guida di un mezzo, è stato invece trovato con un tasso alcolemico superiore al limite consentito. E ancora un 29enne si trovava alla guida dell'autovettura senza patente perché mai conseguita e infine un 38enne è stato trovato, a seguito di perquisizione, in possesso di due coltelli a serramanico della lunghezza di circa 20 cm. I carabinieri hanno inoltre segnalato alla Prefettura, quali assuntori di sostanze stupefacenti, cinque ventenni e un trentottenne, sorpresi con modiche quantità di droga. Sostanza che è stata sottoposta a sequestro dai militari. Infine sono state elevate una trentina di sanzioni, in particolare per uso del cellulare alla guida, mancata copertura assicurativa e mancata revisione.


Ha solo 13 anni il ragazzino che ieri, lungo il viale Della Vittoria di Agrigento, all'altezza di villa Bonfiglio, vedendo le chiavi inserite all'interno di un'auto di proprietà del Comune, non ha saputo resistere e ha pensato bene di entrare all'interno della vettura, una Fiat Panda colore blu, e scappare. La corsa però è durata solo poche centinaia di metri in quanto il giovanissimo ha perso il controllo del mezzo impattando contro un palo della pubblica illuminazione e contro un'altra auto che era posteggiata lungo il viale. Il 13enne avrebbe allora tentato la fuga a piedi ma gli agenti della sezione ''Volanti'' della Questura di Agrigento, già avvisati del furto dell'auto comunale, non ci hanno messo molto a intercettarlo e a bloccarlo. Il minorenne è stato identificato ed è risultato essere ospite di ''Casa amica''. Il 13enne, data la sua giovane età, non è imputabile per il furto aggravato e pertanto non passerà nessun guaio. Danneggiate le due auto coinvolte nello schianto che ha posto fine alla spericolata corsa del ragazzino. Una bravata che poteva finire peggio, ma fortunatamente nessun pedone è stato travolto dall'auto.


Gravi carenze igienico-sanitarie legate all'abbandono indiscriminato dei rifiuti in strada sono state riscontrate dall'Azienda Sanitaria Provinciale di Agrigento che ha scritto una nota ai sindaci della provincia. È dura la presa di posizione da parte del Servizio igiene ambienti di vita contro le gravi carenze igienico-sanitarie che si stanno registrando, in buona parte del territorio provinciale, a causa dell'abbandono dei sacchetti di rifiuti. Con una nota diretta ai sindaci della provincia e ai commissari SSRATO 11 dei Distretti Agrigento Est e Ovest, il dottor Vittorio Spoto, responsabile del Servizio afferente al Dipartimento di prevenzione Asp, evidenzia le notevoli criticità che rischiano di compromettere la salubrità di intere zone e che assumono ulteriore rilevanza con l'approssimarsi della stagione estiva e delle alte temperature. Pur plaudendo all'attivazione delle procedure per l'istituzione del servizio di raccolta differenziata, la nota mette comunque in luce diverse problematiche cui è assolutamente necessario porre rimedio. ''Duole constatare - si legge in un passaggio - che una procedura in teoria migliorativa si è trasformata, nei fatti, in un peggioramento delle condizioni igienico-sanitarie dei comuni''. Da qui la richiesta dell'ASP di intensificare le azioni di controllo e prevenzione già in corso al fine di reprimere ''ogni minima forma di abbandono in luogo pubblico dei rifiuti''.


Alle ore 13.26 il via. 175 i ciclisti in strada, 22 le squadre partecipanti per i 153 chilometri della Agrigento - Santa Ninfa, la quinta tappa del 101^ Giro d'Italia. La nostra provincia, oggi, è tinta di rosa. I corridori sono partiti dal capoluogo agrigentino, da piazza Vittorio Emanuele verso piazza Stazione e poi via Crispi fino alla Panoramica dei Templi e la Passeggiata Archeologica. La tappa di oggi tocca le province di Agrigento e Trapani. Tra un'area extra-urbana e l'altra, il percorso della carovana rosa passa per Porto Empedocle, Montallegro, Sciacca e Menfi. Poi la salita per Santa Margherita Belice e il passaggio lungo alcuni territori della valle colpita dal terremoto del '68. Tre i traguardi intermedi di questa tappa, il primo GPM è stato fissato a Montevago. Si entra poi in territorio trapanese. Altro gran premio della montagna a Partanna per poi scendere verso il traguardo volante di Poggioreale. Da lì l'ultima fase verso il traguardo di Santa Ninfa. Inevitabili le chiusure al traffico veicolare delle strade vicine al percorso dei ciclisti. Circostanza che ha causato naturalmente disagi, ad esempio per i docenti pendolari che da Agrigento dovevano spostarsi verso gli istituti della provincia. Intanto, nei giorni precedenti l'odierna tappa, è stato un periodo di grandi lavori per il discerbamento e la copertura di buche stradali nei percorsi che ospitano la quinta tappa del 101^ Giro d'Italia. C'è chi sperava che il Giro facesse tappa anche presso la propria città, occasione più unica che rara di vedere tratti di bitume posizionati a copertura dei dissesti del manto stradale. 10 anni fa, era l'11 maggio del 2008, la maggiore manifestazione ciclistica italiana e seconda per anzianità e prestigio - considerando i grandi Giri - solamente al Tour de France, passò per Favara. Era la seconda tappa del 91° Giro d'Italia, da Cefalù ad Agrigento. Molti i favaresi che ricordano l'evento e che speravano che a 10 anni di distanza i ciclisti tornassero a pedalare tra le vie della città dell'agnello pasquale; oltre per il prestigio, perché no, anche per vedere lavori di ripristino delle strade cittadine che ad oggi, in larga parte, risultano ospitare non poche buche.


Era il 9 maggio del 1993 quando Papa Giovanni Paolo II, al termine della Santa Messa nella Valle dei Templi, si rivolse agli uomini e alle donne della mafia. Oggi, a distanza di 25 anni, i vescovi di Sicilia si riuniscono ad Agrigento per ricordare e rinnovare lo storico appello alla conversione lanciato da papa Giovanni Paolo II attraverso una lettera e una solenne concelebrazione ai piedi del Tempio della Concordia. Alle 16.30 la presentazione di questa lettera ai giornalisti presso la Chiesa San Nicola alla Valle da parte di mons. Salvatore Gristina, arcivescovo di Catania e presidente della Conferenza episcopale siciliana, insieme al vescovo di Monreale mons. Michele Pennisi e il vescovo di Ragusa mons. Carmelo Cuttitta, rispettivamente vicepresidente e segretario della CESi. A introdurre la conferenza l'arcivescovo di Agrigento Mons. Francesco Montenegro. A seguire alle ore 18.00 la concelebrazione eucaristica, in diretta su Tv 2000, con i vescovi dell'Isola. Ai fedeli presenti la consegna, sotto forma di messaggio, della parte conclusiva della lettera.


1948-2018 70° anniversario della Costituzione della Repubblica Italiana. L'Istituto Comprensivo ''Bers. Urso-Mendola'' incontra il prof. Nicolò Mannino, presidente del Parlamento della Legalità Internazionale. L'incontro ''La scuola ambasciatrice di legalità'' si svolgerà domani giovedì 10 maggio alle ore 9.30 al castello Chiaramonte di Favara e si inserisce nell'ambito della X^ edizione della Festa della Legalità. Sono previsti i saluti della dirigente scolastica Brigida Lombardi, della sindaca Anna Alba, di Raffaele Zarbo, dirigente U.S.P. Agrigento, e di Gaetano Scorsone, ideatore della Festa della Legalità. A seguire l'intervento del prof Nicolò Mannino. Gli alunni della scuola cureranno alcuni interventi artistici. Sempre domani alle ore 10.00 il convegno ''Etica della Legalità'' a cura del Liceo M.L.K. di Favara. Per l'occasione sarà presente don Giuseppe Livatino. Questo pomeriggio alle ore 16.00 invece, sempre al castello Chiaramonte, il convegno ''Reati Ambientali'', organizzato dal Consiglio Nazionale e l'Ordine Regionale dei Dottori Geologi.


''Equilibri'' è il titolo della rassegna di incontri con l'autore in programma a partire dal prossimo 22 maggio, organizzata dall'Amministrazione comunale di Agrigento in collaborazione con il Sindacato italiano librai e ''Il mercante di libri''. Cinque incontri che si terranno in vari luoghi della città e che vedranno la presenza di altrettanti autori -Michele Torpedine, Carolina Orlandi, Rino Messina, Stefano Benni e Pietrangelo Buttafuoco- presentare le loro ultime opere editoriali. Le presentazioni avranno luogo alcune nella chiesa di San Lorenzo, in piazza Purgatorio, altre presso l'ex Collegio dei Padri Filippini in via Atenea e una presso la biblioteca comunale ''Franco La Rocca''. L'ultimo incontro è previsto il 15 giugno con Pietrangelo Buttafuoco e il suo ''Strabuttanissima Sicilia''. Per questa occasione interverrà, oltre al sindaco Lillo Firetto, anche Lello Analfino. L'ingresso a tutti gli incontri è libero.


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